Multa al profugo, paga la Caritas

Martedì 24 Novembre 2015
Chi non ha il biglietto o l'abbonamento dell'autobus paga di tasca propria una multa. Ai profughi, invece, l'eventuale sanzione viene pagata dalla Caritas diocesana. Succede a Trieste, per effetto di una convenzione siglata con il Comune per l'accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati. Tra i servizi previsti vi è infatti l'abbonamento mensile al trasporto pubblico locale che al cittadino costa 34,35 euro.
«Il nostro obbligo - spiega il direttore della Caritas don Alessandro Amodeo - è fornire i biglietti dell'autobus ma la tessera conviene di più e siccome abbiamo anche l'obbligo di tutela legale, se l'immigrato commette un'infrazione, dobbiamo provvedere alla sua difesa». «Quella più immediata e meno costosa, nel caso di una multa in bus, è pagarla piuttosto che assumere un avvocato per fare una causa» prosegue precisando che si tratta di «dimenticanze» mentre è più raro, ma può succedere, che nei primi giorni i richiedenti asilo siano sprovvisti del documento. Se un accolto, dunque, riceve una multa «dobbiamo pagarla attingendo i soldi dalla quota pro capite giornaliera di 35 euro riferita a quella persona». A Udine, fa sapere l'assessore Nonino, i 2,50 euro concessi ai profughi al giorno «servono per i biglietti del bus. Se vi sono multe si sospende l'erogazione del pocket money fino ad arrivare alla quota della multa e si va con il ragazzo, rimproverato a dovere, a pagare». A Pordenone non risulta che la Caritas paghi il bus né tantomeno le multe: tutt'al più, i profughi che dormono all'aperto possono disporre della mensa Caritas anche senza voucher del Comune e in casi di «emergenza» (malattia, ricovero in ospedale) gli viene consegnata qualche scheda telefonica.
A Trieste, il beneficio ha fatto infuriare diversi residenti tra cui il pugile Fabio Tuiach (nella foto) che, munito di cartello provocatorio, è salito a bordo di un bus denunciando una disparità di trattamento che danneggia chi stenta ad arrivare a fine mese. Ogni tessera, anche nel caso dei profughi, è nominale: viene fotocopiata e viene fatta firmare una ricevuta (il Comune vuole il riscontro). Calcolatrice alla mano sono cifre importanti quelle che finiscono nelle casse di Trieste Trasporti: moltiplicando il costo dell'abbonamento mensile (34,35 euro) per i 767 migranti presi in carico tra Caritas e Ics viene fuori un importo pari a 26.346 euro al mese, 316.152 all'anno. Si tratta di fondi europei che attraverso il Ministero vengono dati alle Prefetture che li girano ai Comuni e infine agli enti gestori. Gli unici due episodi di multe pagate dalla Caritas risalgono a quest'estate. Don Amodeo chiarisce: «I richiedenti asilo attendono il colloquio con la Commissione di Gorizia, è nel loro interesse non mettersi nei guai altrimenti vengono respinti». Infine un messaggio: «Le persone vanno rispettate, né Caritas né Ics sono delinquenti che vogliono truffare il prossimo ma applichiamo un regolamento esistente, pagare una multa è un gesto onesto».
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