Morto in ospedale a Tolmezzo il boss "Vetrinetta" Mancuso

Lunedì 5 Ottobre 2015
TOLMEZZO - (d.z.) Pantaleone Mancuso, detto "Vetrinetta", ritenuto il boss dell'omonima cosca di n'drangheta di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia è morto nella notte tra sabato e domenica a 68 anni, all'Ospedale di Tolmezzo, dov'era ricoverato a causa delle aggravate condizioni di salute.
Mancuso, detenuto da diversi anni nel penitenziario di massima sicurezza del capoluogo carnico, è deceduto per un male incurabile di cui era affetto da tempo. La salma dovrebbe rientrare in Calabria ma ancora si attendono le decisioni in merito alle modalità per i funerali che con tutta probabilità si dovrebbero tenere in forma strettamente privata. Proprio il 29 settembre scorso a Mancuso, il Gip distrettuale di Catanzaro aveva respinto l'istanza di sostituzione della misura cautelare per motivi di salute, richiesta avanzata dai suoi legali. Nell'ultima udienza del processo "Black money", in cui Mancuso era imputato, era stata depositata la comunicazione inviata proprio dal carcere di Tolmezzo e in cui i sanitari del penitenziario avevano attestato la grave malattia che lo aveva colpito. I giudici di Vibo avevano deciso di concedergli i domiciliari, ma Mancuso non poté lasciare il carcere perché detenuto anche per un'indagine della Dda di Catanzaro, del 20 luglio scorso, su un presunto traffico di reperti archeologici.

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