Monsignor Pellegrini: i figli paiono ignorare le fatiche dei genitori

Domenica 20 Aprile 2014
La crisi colpisce sempre più pesantemente il nostro territorio e fa sì che si attivino tutti i canali della solidarietà. Ma non basta, ancora, a indurre una modifica negli stili di vita, soprattutto fra i giovani, poco consapevoli delle difficoltà delle famiglie e spesso troppo inclini allo spreco.
È uno degli aspetti sottolineati dal vescovo di Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, nel suo messaggio pasquale con il quale ha voluto prima di tutto ricordare che, anche in questo momento, «Gesù non ci lascia soli, ma entra nella nostra vita, cammina insieme a noi e ci dà la forza di vivere questa situazione di difficoltà e, soprattutto, di uscirne».
LA SOLIDARIETÀ

Non è solamente «centralizzata», secondo monsignor Pellegrini: «Io sono convinto che le parrocchie e le foranie - spiega - non siano la longa manus del vescovo, ma la Chiesa che vive fra la gente. Tutti i sacerdoti sono in prima linea nel dare una mano, in un modo o nell'altro e con la collaborazione dei parrocchiani. Se da una parte diminuiscono leggermente le offerte in chiesa, non diminuisce la solidarietà, realizzata in altre forme». La solidarietà serve infine anche a unire nelle iniziative le varie confessioni religiose presenti sul territorio.
GLI SPRECHI

La crisi è un'opportunità per rivedere gli stili di vita, ma si tratta di un passo ancora da realizzare: «È difficile - continua il vescovo - che questa crisi che ci sta attanagliando si tramuti in un'opportunità per sviluppare nuovi stili di vita. C'è ancora troppo spreco: cibo che va sprecato, energia che va sprecata». E rivolge l'attenzione soprattutto ai giovani: «Non sono ancora pienamente consapevoli delle fatiche che stanno vivendo i loro genitori: gli insegnanti mi dicono che in gita, per esempio, spendono e sprecano tantissimo. Non stanno modificando i loro stili di vita: invece che passare le serate al bar, spendendo soldi in alcolici, potrebbero andare a trovare un amico che non sta bene o trascorrere qualche ora in una cooperativa».
LA CASA

DELLA MADONNA

PELLEGRINA

Dal 1. settembre sarà la casa della solidarietà, mantenendo una dozzina di posti per i sacerdoti anziani. Il resto degli spazi servirà per dare risposta alle vecchie e nuove povertà. Fra queste ultime, annuncia il vescovo, quella delle persone separate.
LE VOCAZIONI

Dopo la riapertura, due anni fa, del seminario minore (quello che accoglie i ragazzi che frequentano le scuole secondarie, ndr) sono attualmente otto gli adolescenti ospitati. Quattro, invece, i giovani inseriti nella comunità vocazionale di Villanova vecchia, quattro i diaconi che saranno nominati nei prossimi mesi (tre nel duomo di San Marco e uno al Cro) e un sacerdote.
GIOVANNI PAOLO II

Il vescovo Pellegrini sarà a Roma, il 27 aprile, per la santificazione di papa Wojtyla, incontrato più volte da vicerettore del seminario e poi in occasione delle Giornate mondiali della gioventù. «Quanta gente incontrava! - ricorda - Eppure, quando parlava con te, era con te. Ha avvicinato la Chiesa alla gente, con il suo carisma personale e con la sua attenzione alla persona».
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