Migranti nell'area della villa. Nonino: sono preoccupata

Venerdì 22 Maggio 2015
PAVIA DI UDINE - (e.v.) Dovrebbero arrivare tra lunedì e martedì. Saranno in 38 e verranno ospitati in un fabbricato adiacente a villa Lovaria. Per ora non si sa nulla di più sul gruppo di profughi, tutti richiedenti asilo già ospitati in altre strutture del Friuli, di cui non si conoscono neppure le nazionalità, che troveranno alloggio nel complesso della dimora storica della famiglia dei Conti Lovaria, risalente al XVII secolo. A mettere a disposizione dei profughi i propri spazi sarebbe stato uno dei proprietari del complesso edilizio che, circondato da un vasto parco con alberi secolari, è interamente sottoposto alla tutela delle Belle arti.
«Capisco la situazione di emergenza che si sta vivendo e non entro nei rapporti tra privati e nella scelta di mettere a disposizione una sua proprietà - chiarisce il sindaco di Pavia di Udine Emanuela Nonino -. Ma oltre alla preoccupazione per il numero importante di persone da gestire, mi sono meravigliata anche per il luogo deputato a ospitarli, in una struttura occupata da altri nuclei familiari, sottoposta a vincoli storico-architettonici e nelle cui adiacenze sono insediate importanti attività economiche». La decisione ha destato la contrarietà anche degli altri eredi che, come preannunciato da Francesco Lovaria, che insieme ai fratelli Andrea, Isabella e Anna possiede i due terzi della villa, hanno dato già mandato ai loro avvocati di dare battaglia legale.
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