Migranti, 500 al freddo A Gorizia si muove la Chiesa

Martedì 24 Novembre 2015
TRIESTE - Si complica l'emergenza profughi in Friuli Venezia Giulia con l'arrivo del freddo. In 500 dormono all'addiaccio: si tratta di «esuberi» per l'assessore Gianni Torrenti in quanto «largamente oltre la nostra quota e vanno portati altrove». Come fare? «Serve una coerente e costante pressione nei confronti del Governo - ha detto durante l'audizione in 6. Commissione richiesta da Zilli (Ln) - che si deve assumere la responsabilità di chi dorme al freddo. La Cavarzerani come hub, che sarà terminata entro metà gennaio, nasce proprio per dare queste risposte». Per Giulio Lauri (Sel) «occorre dare una risposta eccezionale». Da Franco Codega (Pd) l'idea di inviare al Prefetto, a nome di tutto il Consiglio regionale, una nota sull'urgenza di reperire dei posti. Intanto, negli ultimi due anni i richiedenti asilo sono passati da 791 a 3.216 (3mila i posti letto nell'accoglienza diffusa). Tra quelli giunti a Tarvisio, alcuni avevano biglietti o per il Veneto o persino per la Sicilia ma non per restare in regione. Critica Barbara Zilli: «L'accoglienza diffusa si sta rivelando un fallimento, tante ipotesi ma nessuna soluzione concreta». Nessun posto libero per i minori non accompagnati mentre le caserme attive non sono utilizzabili. Intanto, però, a Gorizia l'Arcidiocesi ha concesso gratis a Medici senza frontiere Belgio-Missione Italia un'area nel cortile dell'ex asilo San Giuseppe proprio per accogliere in una «struttura temporanea» i migranti fuori convenzione nel periodo invernale. Il 1. dicembre aprirà a Trieste un help center per la prima accoglienza in stazione, sul "modello Milano". Il Sap parla di «rinforzi virtuali del Viminale».

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