Marcia pro-Palestina, tutti divisi

Martedì 29 Luglio 2014
La manifestazione di solidarietà alla Palestina che, sabato scorso, è saltata (anche a causa del maltempo) potrebbe essere riproposta sabato prossimo. Gli organizzatori - due giovani che probabilmente oggi rinnoveranno la richiesta alla Questura a nome del Centro islamico di Pordenone - puntano a tornare in piazza sabato prossimo. La Questura aveva stimato, per l'evento della scorsa settimana, la presenza di circa una cinquantina di persone. Sabato scorso, pur annunciando il rinvio, un piccolo gruppo di organizzatori e militanti (tra gli altri Sel e Lista Tsipras) ha realizzato un blitz appendendo una bandiera della pace in municipio.
Ma nonostante sull'evento non ci sia alcun allarme particolare da parte delle istituzioni c'è una nuova presa di posizione dell'Ascom. «Quei politici scesi in piazza - attacca il presidente Alberto Marchiori - pronti a strumentalizzare anche le catastrofi umane pur di distinguersi, dovrebbero dedicarsi molto di più ai problemi reali della gente e delle imprese. Non siamo più disponibili – prosegue Marchiori – a sopportare azioni mediatiche volte a terrorizzare la clientela che preferisce ovviamente cambiare città per lo shopping». Tanto più che poi non è accaduto nulla. «Il danno subito dalla categoria è però enorme e non è certo pensabile di riproporre un'altra manifestazione di sabato pomeriggio. Essere sensibili e solidali con i musulmani – continua il presidente – è corretto e sicuramente condivisibile, soprattutto se questa solidarietà si estende anche a ebrei, cristiani e a qualsiasi altra vittima frutto della faziosità e della discriminazione. Noi stessi siamo stati protagonisti insieme alla collettività pordenonese di una fiaccolata silenziosa e serale contro la cristiano-fobia e siamo pronti a farlo di nuovo a favore di tutte le vittime della guerra, purché manifestare non significhi arrecare danno agli altri».
Intanto anche a sinistra ci si divide. «Voglio lanciare un appello alla comunità islamica - sostiene Beppino Nosella, sindacalista e presidente di Arco, associazione che lavora per l'integrazione -: non fatevi usare da una voglia di emergere, lottiamo insieme per una sana e costruttiva integrazione. Fermate la manifestazione. Abbiamo lavorato anni in città per l'integrazione, mai abbiamo contribuito alle divisioni e spinto per una visibilità politica. Crediamo nell'integrazione, è folle portare musulmani in corteo per una protesta senza capo né coda».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci