Mais Ogm La Monsanto rinuncia all'Italia

Domenica 17 Agosto 2014
PORDENONE - A maggio l'annuncio, ora la decisione di non commercializzare semi Ogm in Italia. Secondo gli ambietalisti la decisione della Monsanto è legata al caso Friuli e sprona la Task force No Ogm a chiedere al Governo, che presiede il semestre europeo, di assumere definitivamente le decisioni necessarie a allontanare in via definitiva le coltivazioni biotech del territorio italiano. Per Legambiente Fvg, Aiab Fvg e AproBio «senza il caso Friuli, la Monsanto non avrebbe "mollato" e questo non può che confermare il fatto che la battaglia che abbiamo condotto è stata giusta ed importante». A brebe la Task force incontrerà l'assessore Sergio Bolzonello per proporgli una serie di impegni anti Ogm. «La Regione - sottolinea intanto Bolzonello - si è assunta un ruolo, non semplice e non comodo, di apripista per ottenere alla fine il risultato di vedere riconosciuto il suo territorio libero dal mais geneticamente modificato». Con la norma inserita nella legge regionale 15/2014 (articolo 2 comma 26) la Regione ha inteso tutelare l'autenticità e la tipicità dei prodotti locali. «In un territorio - afferma Bolzonello - che non potrebbe, per la sua peculiare natura, tollerare senza pregiudizio la coltivazione di Ogm». Controbatte Giorgio Fidenato, l'imprenditore agricolo pro Ogm: «Non capisco l'enfasi per questa notizia: Monsanto non ha mai commercializzato Ogm in Italia e ci ha semplicemente fatto sapere che non inizierà fino a che non saranno superate le attuali tensioni, determinate sopratutto dal caso Friuli». E avverte: «Noi continueremo a rifornirci in Spagna, come abbiamo sempre fatto».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci