«Macrostruttura sbagliata Non favorisce i lavoratori»

Giovedì 17 Aprile 2014
PORDENONE - (ldf) «In un momento in cui il personale è sempre in sofferenza, non c'è all'orizzonte possibilità di implementarlo e i servizi pubblici richiedono efficacia ed efficienza, la nuova macrostruttura del comune messa in piedi dall'amministrazione non va in quella direzione. Non solo. Il rischio è di far lavorare male i dipendenti». Non fanno sconti le organizzazioni sindacali che ieri hanno incontrato l'assessore al Personale, Renzo Mazzer. Nel mirino la macrostruttura voluta dall'esecutivo che di fatto - secondo i rappresentanti sindacali - non sarebbe in sintonia con le reali esigenze del personale. «Abbiamo manifestato le nostre perplessità - ha spiegato Maurizio Angeli, funzione pubblica della Cisl - perchè a nostro avviso questa scelta voluta dal Comune penalizza l'intera operatività». La mcrostruttura di fatto comprende cinque grandi settori all'interno dei quali sono stati inseriti tutti i servizi del Comune. «A nostro avviso, soprattutto in alcuni settori, c'è l'impressione di un grande disordine, ci sono poche affinità tra un servizio e l'altro, molti sono inseriti sotto la stessa gerarchia pur non avendo nulla in Comune. In particolare uno dei problemi più evidenti riguarda il Settore tecnico dove a nostro avviso ci sono le carenze maggiori. Non capiamo inoltre perchè, tanto per fare un esempio, le farmacie sono state inserite con i servizi alla persona, così come la Ragioneria, settore importante per il Comune, è invece associato agli Affari generali. All'assessore abbiamo segnalato tutte quelle cose che per noi devono essere cambiate. Ora tocca al Comune valutare e decidere se intervenire». Infine l'ultimo affondo. «Dobbiamo dire che a nostro avviso - conclude Angeli - la riorganizzazione non è funzionale alle necessità dell'Ente, non fa lavorare meglio i dipendenti, mentre sembra, invece, una suddivisione più legata a garantire gli orticelli degli assessori. Senza contare che non c'è stato alcun coinvolgimento del personale, così come si prosegue senza valorizzare i lavoratori del Comune che vantano qualità e professionalità elevate».
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