Luccarini lascia Ttp: «Pagato per non far nulla»

Martedì 21 Aprile 2015
TRIESTE - «La mia etica personale e professionale non mi permetteva di guadagnare neanche una lira senza svolgere alcun tipo di attività». Da qui la decisione, dapprima di auto- dimezzarsi lo stipendio (da 50mila a 25mila euro lordi all'anno) e poi di rassegnare le dimissioni da presidente di Trieste Terminal Passeggeri a soli quattro mesi dalla sua nomina, indicata dall'allora presidente dell'Autorità portuale Marina Monassi. Una decisione «irrevocabile», con decorrenza immediata, che Piergiorgio Luccarini, nel corso di una conferenza stampa convocata appositamente, ha comunicato denunciando l'assenza di collaborazione da parte dell'amministratore delegato della società Franco Napp, «visto solo due volte in quattro mesi» che, presente in qualità di ascoltatore, ha preso appunti senza rilasciare dichiarazioni. «Sono stato lasciato fuori- ha aggiunto Luccarini affiancato dal consigliere di amministrazione, anch'egli dimissionario, Federico Taucer - da ogni decisione operativa presa dalla società in merito al suo core business legato alla crocieristica e ai convegni».
Le dimissioni saranno formalizzate nel corso della prossima assemblea dei soci, prevista per il 29 aprile, che provvederà ad eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione: per la prima volta Trieste Terminal Passeggeri chiuderà il bilancio con un passivo di 160 mila euro.
Elisabetta Batic

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