Lavorano sull'auto, esplode il garage

Sabato 4 Luglio 2015
Lavorano sull'auto, esplode il garage
Stavano armeggiando con una flex su una vecchia automobile a gpl da demolire, probabilmente per recuperare qualche componente interno della macchina. Ma qualcosa dev'essere andato storto. Lo scantinato in cui stavano "lavorando" si è saturato di gas e loro sono stati investiti da una violenta esplosione. Due cittadini nigeriani, una donna di 39 anni, J.O., da tempo residente in Italia, e un connazionale di 26, N.U., profugo a cui era scaduto recentemente il permesso di soggiorno, sono rimasti gravemente ustionati.
Lo scoppio si è verificato intorno alle 14.30, in un'abitazione a due piani di via Monte Mangart a Pagnacco. Il boato si è udito distintamente in tutta la zona di borgo Pazzan. E ha anticipato le sirene delle squadre dei Vigili del fuoco, delle pattuglie dei Carabinieri e delle ambulanze del 118 intervenute immediatamente sul posto per prestare soccorso alle vittime. Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del fuoco, l'esplosione si sarebbe originata non appena il gas che ha invaso lo scantinato (in cui erano ammassati numerosi oggetti) ha fatto contatto con il quadro elettrico, favorito anche dal calore della flex. L'esplosione, che non ha prodotto fiamme o sprigionato incendi, ha scaraventato i due malcapitati all'esterno, nel cortile sul retro della casa, danneggiando anche la struttura dell'immobile. Evidenti crepe si sono subito formate su un muro portante nel retro dell'abitazione. Ed è parzialmente crollato anche un muretto nella parte anteriore dell'abitazione, interamente dichiarata inagibile.
Le vittime sono riuscite a correre fino a un vicino bar per chiedere aiuto, prima di perdere i sensi. Soccorsi dai sanitari del 118, intervenuti sul posto con due ambulanze, un anestesista e l'elicottero, i due sono stati intubati e trasferiti d'urgenza nei reparti specializzati per grandi ustionati. Il giovane è stato immediatamente elitrasportato a Verona. La donna è stata portata in ambulanza a Udine, ricoverata in terapia intensiva al Santa Maria della Misericordia di Udine in attesa di un successivo trasferimento a Padova o Verona.
Paola Treppo

Elena Viotto

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