La sfida arriva fino in piazza Corsa per il canto partigiano

Giovedì 24 Aprile 2014
PORDENONE - Dai partigiani alla politica, dalle associazioni ai singoli cittadini: la sfida a cantare Bella Ciao arriva in piazza. Già, perchè censurare dal programma ufficiale del 25 Aprile la canzone partigiana e discutere l'argomento in un seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza, ha ottenuto l'effetto contrario. In piazzale Ellero domani saranno in tanti a sfidare il divieto e a intonare la canzone. Il tam tam era già partito ieri mattina. Tra i primi a lanciare il segnale la trasmissione di Rai Radiodue, Caterpillar che a fronte di quanto stava accadendo in città ha subito provveduto in studio a intonare le note di Bella Ciao. Poi è stato un crescendo in rete con tweeter provenienti da tutta Italia, su Facebook e su gran parte dei social che avevano rilanciato la notizia. Una segnale forte, pur se virtuale, ma già nelle prime ore del pomeriggio dopo la rete si erano organizzate associazioni, partiti e movimenti, tutti decisi ad andare domani in piazza a cantare Bella Ciao. Insomma, una vera e propria sfida. «Assistiamo a una polemica imbarazzante e avvilente - ha spiegato Pierantonio Rigo, presidente di Sel - che non tiene conto dei principi fondamentali della Resistenza. È chiaro - gli ha fatto eco il Circolo cittadino - che a seguito delle disposizioni del prefetto gli iscritti di Sel domani mattina alla cerimonia in piazzale Ellero canteranno sentitamente Bella Ciao». Ironici i commenti del Coordinamento antifascista e antirazzista pordenonese. «Una mattina mi sono svegliato ... e ho incontrato il questor». In realtà il Comitato lo aveva presieduto il prefetto, ma il Coordinamento ha fatto presente che "saremo in molti a cantare la canzone e non intendiamo accettare questo atto di censura. Abbiamo già cacciato sette anni fa i nostalgici di Azione Giovani che volevano mistificare il 25 Aprile: Ciriani e Grizzo potranno trovare alleati nelle Istituzioni, ma non troveranno certo cittadini remissivi". In prima linea anche il deputato Giorgio Zanin. «La canzone Bella Ciao rappresenta un motivo di memoria viva di una pagina fondamentale della storia repubblicana. Per vivere il significato inclusivo della festa nazionale della Liberazione, mi auguro si possa ancora rimediare alla sua mancanza nel cerimoniale». Dura la presa di posizione dell'Anpi. «Prendiamo atto con soddisfazione - spiega Giuseppe Mariuz, presidente provinciale - che anche grazie alla nostra mobilitazione per questo fatto che coinvolge ignominiosamente oltre al prefetto, al questore e alle forze dell'ordine anche le amministrazioni di Provincia e Comune, si sono mossi esponenti politici, associazioni e istituzioni. L'Anpi invita tutti i cittadini a recarsi alla manifestazione in piazzale Ellero e a cantare Bella Ciao». A portare la solidarietà all'Anpi i Giovani Democratici. «Ci rifiutiamo di credere che la canzone emblema dell'antifascismo possa turbare gli animi dei pordenonesi e creare problemi di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto Galante e al presidente della Provincia, Ciriani di spiegare apertamente quali siano le motivazioni che hanno portato a questa vergognosa scelta». Infine L'Italia dei Valori. «Bella Ciao in quanto inno e della Resistenza non può essere cancellata dalla parte più importante del programma delle celebrazioni del 25 Aprile a Pordenone»..
ldf

© riproduzione riservata