L'Udinese: aspettiamo l'assemblea cittadina, poi valuteremo i termini

Mercoledì 2 Settembre 2015
UDINE - A caldo, interpellato dal cronista, il presidente della società Franco Soldati si era limitato a dire: «Faremo le nostre valutazioni, dopodiché ci esprimeremo in maniera compiuta». Poi, nella nota ufficiale uscita in serata (e affidata anche al canale tv bianconero) aveva aggiunto: «Prendiamo atto della delibera di giunta municipale di oggi. Premesso che adesso bisogna attendere che si esprima il Consiglio comunale, ci riserviamo di valutare e approfondire in seguito i termini della questione». La delibera di ieri segue le indicazioni arrivate dalla maggioranza lunedì, che, come spiega la capogruppo del Pd Monica Paviotti, nel dare l'ok al sindaco per trattare, aveva messo «dei punti fermi: che al Comune andasse un minimo del 20% del contratto, con un importo minimo di 100mila euro. Oltre al diritto di veto sul tipo di sponsor». Innovare, assicura Enrico D'Este, «era abbastanza coesa sulla posizione del sindaco». Fra i Pd invece Maria Marion e Maria Letizia Burtulo avevano chiesto di fare almeno a metà con il club. «Il nome è nostro, non vedo perché dobbiamo regalarlo o svenderlo - dice Burtulo -. Credo che offrirci una percentuale minimale (il 10% originariamente proposto ndr) sia inopportuno. Per questo ho fatto il ragionamento del 50%. La gente forse potrebbe capire se si riescono a realizzare opere importanti». «Se il nome viene dimezzato, allora qualche introito ulteriore ci dev'essere per il Comune», dice Marion. Altrimenti, «a maggior ragione dico "no grazie". A me continua a piacere "Stadio Friuli"». Anche Aziz (Alternativa) era «d'accordo con la Burtulo». Ma giudica la delibera uscita dalla giunta «molto migliorativa rispetto alla proposta iniziale».
Cdm

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