L'autopsia non chiarisce la morte del ciclista

Venerdì 27 Marzo 2015
VENEZIA - L'autopsia eseguita ieri non ha chiarito la causa della morte di Andrea Carolo, il ciclista di 21 anni di Cinto, deceduto dopo un malore nella palestra Arhena 5 di Portogruaro: servono esami istologici e approfondimenti tossicologici. Il medico legale Stefano Pizzolitto di Udine, al quale la Procura di Pordenone ha affidato l'autopsia, al termine dell'esame non si è sbilanciato, chiedendo una proroga di tempo per analizzare in laboratorio i campioni di tessuti e i prelievi biologici effettuati. Non sarebbe emersa alcuna malformazione cardiaca e nemmeno altre patologie che possano in qualche modo spiegare la tragedia avvenuta lunedì scorso quando Andrea, al termine della sauna, si è immerso nella vasca idromassaggio del centro fitness ed è stato ritrovato da un amico privo di sensi a testa in giù. Accertato il collasso cardiocircolatorio, l'anatomopatologo non ha detto se questo sia ricollegabile anche a un eventuale affogamento, vistoele tracce di acqua riscontrate nei polmoni del ciclista della Cycling Tream Friuli, o ad altre concause. All'esame autoptico si è affiancato anche il medico legale Antonello Cirnelli, perito di parte per conto degli avvocati Roberta Favretto e Francesco Benincampi, difensori di Enea Stefanutto, 39 anni, residente a Portogruaro, socio e amministratore dell'Arhena 5. È l'unico indagato, come atto dovuto, nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore Monica Carraturo, titolare dell'inchiesta.
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