Incapace raggirato e convinto a dare 25mila euro

Sabato 18 Aprile 2015
POVOLETTO - Sono stati rinviati a giudizio per il reato di circonvenzione di incapace in concorso.
A comparire davanti al giudice l'11 febbraio 2016, per la prima udienza, due cittadini originari di Brescia: si tratta di Rina Travagliati, nata a Ghedi, 52 anni, e di Mauro Natali, nato a Borgosatollo, di 57 anni, entrambi difesi di fiducia dall'avvocato Salvatore Libra, del Foro di Brescia e dall'avvocato Carlo Anzil di Udine. A decidere per il loro rinvio a giudizio è stato, ieri mattina, il gip del Tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba. In sede di processo, la coppia, residente a Borgosatollo, dovrà dimostrare la propria estraneità a dei fatti che risalgono a due anni fa: si parla esattamente di un periodo compreso tra il 27 maggio del 2013 e il 5 aprile dello stesso anno. Secondo l'accusa, allora Travagliati e Natali avrebbero avvicinato con cattive intenzioni un uomo di Povoletto di 70 anni, oggi legalmente rappresentato, in qualità di amministratore di sostegno, da un avvocato del Foro di Udine.
Carpita la fiducia dell'anziano, con artifici e raggiri, la coppia di bresciani si sarebbe fatta consegnare una somma complessiva pari a 25mila euro. Il denaro sarebbe stato dato dal friulano attraverso due accrediti distinti su un conto corrente intestato a Travagliati presso la filiale di Borgosatollo del Monte dei Paschi di Siena. Natali avrebbe indotto in errore l'anziano dicendogli che quel denaro avrebbe fruttato cospicui guadagni in breve termine, grazie a una particolare operazione di finanziamento. La coppia avrebbe ottenuto i soldi approfittando delle condizioni di inferiorità psichica del 70enne, affetto da sindrome depressiva bipolare.
Paola Treppo

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