In una notte 11 furti per rubare 60 euro

Venerdì 6 Marzo 2015
Un'altra notte di furti, un altro raid concentrato in negozi, uffici e associazioni. È la terza volta, nel giro di venti giorni, che la città subisce le incursioni di una banda che va a caccia esclusivamente di denaro. Il bilancio dell'ultima azione - che fa seguito a quelle di Villanova e Borgomeduna - è di 11 tra furti e tentativi. Il bottino? Una miseria: arriva a malapena a 60 euro (anche se mancano i conteggi di due distributori automatico di caffè). Sistemare serrature forzate e porte divelte costerà in invece tra i 100 e 200 euro.
La rabbia è tanta. Le vittime sono artigiani, commercianti o enti pubblici che solo ieri mattina hanno scoperto i furti. I centralini di 113 e 112 hanno cominciato a raccogliere le segnalazioni poco prima delle otto. La Questura ha inviato Squadra Volante e Scientifica nel Bronx. Il primo allarme è arrivato alle 7.47 dalla sede dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 6 in via Vecchia Ceramica: uffici a soqquadro, ma nessun ammanco. Alle 7.55 nuova chiamata da via Noncello, dove c'è la scuola Marco d'Aviano. Con un grosso cacciavite è stato forzato il portone d'ingresso: uffici e aula computer erano in disordine. I ladri sono riusciti a trovare la chiavi di un armadio blindato, dove hanno rovistato. Si sono impadroniti soltanto di un trentina di euro trovati in una scatoletta, poi hanno aperto la cassa del distributore automatico di bevande.
Alle 8.20 nuova segnalazione al 113. Stavolta dai civici 19 e 21 di via De Paoli, dove sono stati buttati all'aria cassetti e armadi della Casa di volontariato socio sanitaria. Anche qui è stato forzato un distributore di bevande. Poco prima delle 9 sono arrivate altre due chiamate: una dal salone AG Parrucchieri di piazzetta del Portello, l'altra dell'autoscuola Vecchies di via Gorizia. Anche in questi due casi c'era tanto disordine, ma non mancava nulla.
I Carabinieri si sono invece concentrati in piazzetta Nino Bixio e Ottoboni. Cinque le vittime. A Francesca Villalta, la parrucchiera che gestisce V&V, hanno forzato la serratura e rubato 3/4 euro. «Non hanno toccato nulla - spiega - ma ho trovato tutti i cassetti aperti. È la seconda volta che vengono, cercano solo soldi». Stesso copione nel centro di estetica V&V di Michela Vigilante, dove però sono spariti 20 euro. «Non hanno paura di niente - commenta - In sei mesi ho subito due furti: qui e in casa. Ho paura, dovrò mettere l'allarme e cercare di difendermi in qualche modo».
In piazzetta Ottoboni i colpi sono tre. Nel salone Jackie hanno scassinato la porta d'ingresso. Jackie Sist allarga le braccia: «Mi hanno portato via solo due batterie. Sì, due batterie, quelle che metti nella radio. Mi costerà ben di più riparare la porta». Di fronte a lui da 39 anni fa il barbiere Giuseppe D'Antuono, che sfoga tutta la sua indignazione. «Questo - afferma - è uno sfregio. Per trenta euro hanno danneggiato cinque negozi che adesso dovranno spendere per riparare i danni. Bisogna fermarli, si sa chi sono». Nel suo negozio non sono riusciti a entrare, ma per sistemare la serratura, comunque danneggiata, ha già speso 80 euro. Nelle stesse condizioni si sono ritrovati i responsabili dell'associazione di arte, cultura e sport Panorama, che ieri mattina hanno trovato tutti gli armadi e i cassetti violati: lamentano danni per almeno 300 euro.
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