In coma dopo la rapina, morta l'anziana

Martedì 2 Settembre 2014
Prima la rapina, poi la rovinosa caduta dalle scale e infine la morte. Assurda e violenta. Non ci sono state percosse, nessun segno di abrasioni sul corpo della vittima, ma il trauma cranico era troppo grave. Santina Tosoni, 74 anni di Sacile, non ce l'ha fatta. È morta ieri al Santa Maria degli Angeli dove era ricoverata in condizioni disperate da venerdì scorso. E ora Luca Lissandron, il ventunenne di Cordenons che si trova in carcere in stato di fermo, dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. L'avvocato Valentina Arcidiacono, che difende il ragazzo, chiederà una perizia psichiatrica. «Non era in condizioni di rispondere ad alcuna domanda - ha detto il legale dopo aver incontrato Lissandron -; ma la prima cosa che mi ha chiesto riguardava lo stato di salute della donna».
A Lissandron i carabinieri di Sacile sono arrivati passo dopo passo, visionando ore e ore di filmati delle telecamere del Bennet e mettendo insieme tutti i pezzi, fino ad arrivare a quello che Procura e investigatori ritengono sia il quadro accusatorio. Lissandron avrebbe seguito l'anziana, metodica e abitudinaria, fino all'interno del condominio di viale Zancanaro, a Sacile, dove viveva da sola. Quando la donna è salita dalle scale che dal garage portano agli appartamenti, l'avrebbe aggredita rapinandola della borsetta. Uno strattone che avrebbe fatto cadere l'anziana dalle scale, provocandole un'importante emorragia cerebrale. All'arrivo dei soccorritori, chiamati da un vicino che ha trovato la donna a terra agonizzante, era parso un malore. Poi la denuncia della scomparsa della borsetta fatta dal figlio ai carabinieri e il ritrovamento di quest'ultima in un cestino davanti al supermercato Bennet hanno dato vita a un'indagine che ha portato al fermo del ventunenne.
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