Il vicesindaco: troppa retorica 50mila euro non sono pochi

Giovedì 27 Agosto 2015
UDINE - «Per il nome dello stadio è anche giusto che il friulano si scaldi, ma un amministratore ha una responsabilità maggiore». Il vicesindaco di Udine Carlo Giacomello invita a «non dimenticare che l'operazione principale è quella dello stadio nuovo. Che avrà due padri: uno è l'Udinese e la famiglia Pozzo, l'altro Honsell». Quindi non sarebbe contrario ad un cambio di nome? «Il fattore emotivo posso capirlo. Ma c'è anche un po' di retorica quando tirano fuori i morti del terremoto. Un amministratore deve valutare tutte le opportunità e se c'è un'opportunità economica, ancora non è chiaro di quanto...». Si parla di 50mila euro. «Di questi tempi non sono pochi: non sputiamo neanche su 50mila euro. Un amministratore serio deve valutare tutto e poi decidere se il gioco vale la candela». Quindi non si scandalizzerebbe? «40 anni fa era proibito anche mettere il nome degli sponsor sulle maglie. Adesso le cose sono cambiate». Possibilista sul nome Dacia arena Friuli? «Prima di scegliere voglio valutare tutto. Mi spiace che su questo si stia facendo una crociata, che si dica che si vende l'orgoglio del Friuli... Sono convinto che dopo la riunione di maggioranza di lunedì arriveremo alla soluzione migliore». Non si straccerebbe le vesti se il nome cambiasse... «Dico che un amministratore di fronte al denaro deve quantomeno dire se ne vale la pena o no». Il caso-stadio è stato anche portato in giunta dall'assessore Pierenrico Scalettaris: «A differenza del centrodestra che sale sulle barricate, noi un po' più seriamente, prima di dire di no, approfondiamo la cosa. Verranno fatte tutte le valutazioni». Dalla minoranza Claudia Gallanda (M5S) intanto ricorda l'atto di trasferimento del diritto di superficie già citato da "Il Gazzettino" che "blinda" «la denominazione dello Stadio Friuli» e spiega di aver chiesto un parere formale al segretario e all'avvocato del Comune. Per Pittoni (Ln) «Honsell e il Pd non rappresentano la maggioranza dei cittadini».
Cdm

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