Il raggiro: «Dacci 8mila euro, te ne restituiamo 10mila»

Lunedì 14 Dicembre 2015
UDINE - (pt-ev) Avevano agganciato un commerciante udinese, un uomo sulla quarantina. E gli avevano proposto un affare: lui avrebbe dovuto consegnare loro 8mila euro e ne avrebbe avuti indietro 10mila, soldi che loro non potevano spendere. Allettato dal rapido guadagno, dopo alcune settimane di trattative, il negoziante si era lasciato convincere e aveva deciso di concludere l'affare.
Loro, un gruppo di cinque nomadi, tre uomini e due donne, tutti stanziali udinesi, gli avevano dato un appuntamento e lo avevano portato a casa loro. Lì lo avevano convinto a consegnare solo parte della somma pattuita. Cinquemila euro, come anticipo sugli 8mila contrattati. «Per non andare in giro con tanti soldi in contanti», gli avrebbero spiegato. Avevano fissato un secondo appuntamento per il saldo.
Alla consegna degli ulteriori 3mila euro, il negoziante avrebbe dovuto ricevere i 10mila pattuiti. Ma al momento di vedersi per definire l'operazione avevano cominciato ad accampare scuse. Inutile dire che i soldi si sono volatilizzati. Il negoziante non solo non ha visto i 10mila euro che gli erano stati promessi. Ha perso anche i suoi 5mila euro. Una volta capito di essere incappato in una truffa non gli è rimasto altro da fare che rivolgersi ai Carabinieri per denunciare l'accaduto. Sono stati i militari dell'Arma della stazione di Udine, al termine di un'apposita attività investigativa, a individuare gli autori del raggiro. I cinque, tutti già noti alle forze dell'ordine, residenti in provincia di Udine, sono stati denunciati per truffa.
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