Il primario «Lavoriamo con la Direzione per i rimedi»

Venerdì 27 Febbraio 2015
PORDENONE - (ldf) Un piano per cercare di rendere più facile l'accesso al pronto soccorso e per consentire a chi lavora di non essere sottoposto a stress ed errori. È quello che stanno cercando di fare Francesco Moscariello, primario del Dipartimento di Emergenza e Paolo Bordon. Ma c'è la necessità di fare presto perchè i problemi si stanno amplificando e perchè non è possibile attendere la realizzazione del nuovo ospedale pronto, se tutto andrà bene, nel 2021. Dottor Moscariello, la situazione è grave?
«Diciamo che i problemi esistono e sono tanti, ma fortunatamente non tutti i giorni. C'è bisogno comunque di metterci soldi e a volte anche questo non basta. Nonostante i bandi già attivi, non siamo riusciti ad avere nuovi medici. L'organico è sotto di tre colleghi. Conta nell'economia del lavoro».
Ai piani alti dell'Azienda hanno capito che la faccenda è seria?
«Devo essere sincero, lo hanno capito, conoscono la situazione e hanno intenzione di risolverla. Insieme stiamo cercando soluzioni. Ho sempre trovato disponibilità, in particolare dal direttore Bordon».
Siamo arrivati ad avere pazienti in attesa lungo i corridoi, come certe scene che eravamo abituati a vedere solo in ospedali di altre latitudini ...
«Capita, ma non è una consuetudine. A volte succede soprattutto perchè non sempre sono disponibili letti in reparto».
Ci sono tante lamentele?
«E ovvio che se uno aspetta ore in una sala d'aspetto, tra l'altro non agevole, non gli fa piacere. I pazienti, però, vedono che il personale lavora in maniera dura, nessuno sta con le mani in mano. Questo lo hanno capito».
Si troverà una soluzione in tempi brevi?
«Ci stiamo provando, tutti vogliamo evitare le lunghe attese e le barelle nei corridoi. Ci stiamo provando».
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