I legali protestano: più braccialetti elettronici e meno carcere

Lunedì 14 Dicembre 2015
UDINE - (E.V.) Erano una cinquantina i processi penali in calendario ieri mattina in Tribunale a Udine. Sono saltati praticamente tutti alla luce dell'astensione dalle udienze proclamata dall'Unione camere penali italiane dal 30 novembre al 4 dicembre. Diverse le questioni alla base delle proteste degli avvocati, come spiegato in assemblea dal presidente Raffaele Conte. Tra i nodi principali le ipotesi di riforma della prescrizione «in senso nettamente sfavorevole, quando le statistiche ministeriali dicono che in Italia il 70% dei procedimenti si prescrive già in indagini preliminari» e le intercettazioni telefoniche «che incidono per il 50% sulle spese della giustizia». Anche se la realtà friulana è ancora un'oasi felice. «In Corte d'Appello a Trieste su 800 procedimenti introitati ci sono circa mille sentenze all'anno, con l'erosione di circa 200 fascicoli di arretrato», dice Conte. Il Procuratore Antonio De Nicolo chiarisce che sono meno del 5% i fascicoli della Procura interessati da intercettazioni telefoniche. Gli avvocati hanno indossato anche dei braccialetti simbolici per richiedere «più braccialetti e meno carcere», per richiamare l'attenzione anche sul caso dei braccialetti elettronici ancora poco usati. A Udine ne beneficiano in cinque.

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