I grandi progetti Bufale e miraggi

Domenica 21 Dicembre 2014
Il primo ad averla proposta era stato Michelangelo Agrusti. Non da presidente degli Industriali, ma quando era deputato, nella X legislatura del Parlamento Italiano. Era il 1987. Cosa aveva proposto Agrusti? La realizzazione della metropolitana leggera da Sacile a Udine. Sono trascorsi 27 anni e - ovviamente - la metropolitana leggera di superfice non esiste. Ora la ripropone lo studio di Sintagma, associato al piano della mobilità del Comune. Per la verità c'è stato un taglio al percorso: quello nuovo è da Sacile a Casarsa. In tempi di crisi si tagliano anche le spese. È solo uno dei grandi miraggi (meglio dire bufale) che in questi anni sono stati spacciati come grandi progetti. Forse alcuni anche lo erano, ma il fatto è che non sono mai stati realizzati. Spendendo anche soldi (e facendo perdere credibilità). Ma la metropolitana leggera è solo l'ultimo di tanti. La collezione è lunghissima. Per restare nell'ambito dei trasporti l'Atap di Mauro Vagaggini doveva collegare Pordenone e Cordenons con un tram elettrico su ruote dalla zona del parco di San Valentino fino a piazza della Vittoria. Del tram nessuna traccia, resta però un progettino fatto fare (pagato) e finito in un polveroso cassetto. Chi si era spinto oltre era stato Alfredo Pasini, seguito, però, a ruota da Franco Giannelli. Per loro l'aviosuperfice della Comina era poco, volevano un aeroporto in Comina. Non uno scalo internazionale, per carità, ma capace comunque di far decollare e atterrare aerei cargo e piccoli velivoli passeggeri. Chissà se il Pordenone calcio, giocando nel mega stadio che si voleva costruire in Comina, 20 mila posti, tribune a scomparsa e copertura, sarebbe stato comunque ultimo in classifica. Lo volevano prima Alvaro Cardin, poi Giuseppe Pedicini (ha fatto un progetto), era caduto in tentazione Sergio Bolzonello e qualche mese fa, travolti dalla passione per la promozione dei neroverdi in Serie C, era sdtato pure riproposto. Si gioca nel vecchio Bottecchia. Ma la sagra delle bufale va avanti con un'altra che ha fatto perdere tempo e chissà ancora per quanto dovremo sentirla: la città dei centomila. Per la verità tutto era iniziato almeno 25 anni fa con un più modesto conurbamento che doveva avvicinare Pordenone, Porcia e Cordenons. Siccome per 5 lustri non si è fatto nulla è stato deciso di puntare ancora più in alto inserendo nella partita Roveredo. Nuovo buco nell'acqua e allora, per spararla più grossa, ecco comparire la città dei 100 mila che somma pure San Quirino.
C'è ancora qualcuno che si ricorda che Claudio Pedrotti voleva portare una sede di Google in città? O quel progetto incredibile che per far diventare Corso Vittorio un centro commerciale all'aperto prevedeva la copertura di Contrada Maggiore con il plexiglass? E la torre, magari girevole, che piaceva tanto ad Adriano Bomben in piazza XX Settembre con il ristorante in vetta? Ma non è ancora finita. Già, perchè il nuovo carcere che dalla Comina era finito a Pordenone Sud, poi in una zona alluvionale passando per una caserma, ora è destinato a San Vito, ma il tempo sta trascorrendo e non si vede ancora nulla, salvo qualche passaggio burocratico. Poco per potersi fidare. Ultimo, ma non cero per importanza, il nuovo ospedale. È scritto dove e quando si farà (nell'area di via Montereale), ma visti i precedenti c'è ancora da incrociare le dita. Alcune sono state occasioni perse, altre vere e proprie stupidaggini, altre ancora inutili perdite di tempo rispetto ad altri territori che invece le cose importanti le hanno fatte. E oggi soffrono meno.
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