I futuri medici "snobbano" Udine

Lunedì 14 Dicembre 2015
Futuri professionisti della sanità in Friuli Venezia Giulia: molti di loro preferiscono prepararsi a Trieste che a Udine. Nonostante l'attivazione di corsi interateneo, l'università giuliana risulta più "appetibile" dell'ateneo friulano, almeno per alcune professioni sanitarie. È quanto emerge dai dati rilevati dalla Conferenza nazionale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, che mostra come Trieste tenga alta la bandiera su diversi fronti. Per quanto riguarda le domande di ammissione alle professioni più ambite dagli studenti, l'università giuliana segna un +5%, mentre Udine chiude le domande per l'anno accademico 2015-2016 con un dato negativo: -0,9%. Va ancora peggio guardando i dati delle domande per Medicina e odontoiatria, che in Friuli subiscono un vero crollo. A Udine le istanze dal 2014 a 2015 sono calate di 130 posti, passando da 628 a 498 con un -20,7%.
Fa meno peggio Trieste che ha perso 30 domande da un anno all'altro, ovvero il 4,4%, portando il Friuli Venezia Giulia a segnare un -12,3%, lo stesso dato riferito alle università della Sicilia. L'ateneo udinese, comunque, recupera sulla "collega" triestina per l'infermieristica, una professione oggi meno richiesta a causa dell'alto tasso di disoccupazione che tocca gli infermieri. Rimane comunque una professione ricercata con un rapporto tra domanda e offerta decisamente più proporzionato, che vede a Trieste 176 domande su 100 posti e Udine con 278 domande per 140 posti disponibili, eppure, rispetto alle domande 2014, quest'anno entrambe le università registrano il segno "meno" e se Udine se la cava con un -4% (che comunque si stacca positivamente dalla media nazionale che vede una contrazione del 12%), a Trieste il crollo è del 17%. Più in generale, se in Italia le domande di ammissione per le professioni sanitarie vedono una contrazione del 12,3%, negli atenei del Friuli Venezia Giulia, futuri medici e professionisti della sanità sono ancora attratti dal mondo dei camici bianchi con domande di ammissione che segnano un +1,5%.
Nella top ten delle professioni più richieste dagli studenti non svettano i chirurghi, bensì i fisioterapisti e i logopedisti. Dietisti al terzo posto, seguiti dagli ostetrici e tecnici di radiologia. Entrando nel dettaglio, all'università di Trieste, per l'anno accademico 2015-2016 le domande per Fisioterapia sono ben 257 a fronte di 30 posti disponibili. La battaglia per gli studenti è dura anche a Udine, dove il rapporto tra domande e posti a disposizione è di 327 a 30. Stesso discorso per Ostetricia a Trieste con 82 domande per 12 posti e per i tecnici di radiologia a Udine, che ha registrato 72 domande su 16 posti, un dato in realtà regionale se si considera che per questo corso di laurea Udine è passata in interateneo con Trieste.
Tutti i dati vanno comunque analizzati tenendo in considerazione una generale riduzione della stima di fabbisogno di queste figure professionali da parte di quasi tutte le Regioni rispetto alle proposte delle categorie, un rapporto che genera una sottostima dei posti in alcuni casi e una sovrastima in altri. Nelle due università del Friuli Venezia Giulia, il numero di posti per determinate professioni si equivalgono nelle stime di Regione, categorie e università, ma se si guarda alla professione infermieristica. Ad esempio, si nota come i 240 posti in totale messi a disposizione dei due atenei siano inferiori ai 250 stimati dalla Regione e addirittura ai 300 delle categorie.
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