Giustizia senza personale si rischia il blocco dei servizi

Domenica 25 Gennaio 2015
«Il mancato avvio di concorsi per il reclutamento di personale fonda il timore che in tempi brevi possano formarsi gravi lacune, tali da determinare il blocco dei servizi» in Tribunale di Pordenone. Il grido dall'allarme è contenuto nella relazione che ieri il presidente della Corte d'Appello di Trieste, Mario Trampus, ha letto in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2015. A preoccupare è «soprattutto l'aumento delle assenze effettive del personale amministrativo (l'età media si sta innalzando, ndr) dovuto a malattie, anche della durata di otto mesi, distacchi per maternità, aspettative per motivi famigliari e permessi non retribuiti». Grava una scopertura di 17 addetti sulla pianta organica del personale amministrativo attualmente pari a 68 unità. «Per poter scongiurare il blocco delle attività è essenziale - si legge nella relazione - che vengano sanate le posizioni non coperte».
Rimane grave, sotto il profilo delle caratteristiche strutturali e impiantistiche, anche la condizione logistica della Casa Circondariale. L'edificio del XIII secolo, ristrutturato nel lontano 1800 - viene evidenziato - «necessita di una continua manutenzione ordinaria». L'istituto ha una capienza di 54 unità (tollerabile di 68), ma ospita attualmente 72 detenuti seppur in calo di 6 unità. «La ristrettezza degli spazi - si legge ancora - pregiudica gravemente lo svolgimento di attività interne».
Sul fronte dei reati, il Tribunale di Pordenone registra - per effetto dell'aggregazione di Portoguraro - un incremento di quelli che coinvolgono droghe pesanti e leggere (139 procedimenti iscritti contro i 125 del 2012/13). In fase dibattimentale sono sopravvenuti 223 procedimenti per il reato di furto (erano 139), 53 per quello in abitazione (contro i 21 del periodo precedente), 6 per rapina e 11 per estorsione. Le pendenze delle cause di separazione personale, consensuale e giudiziale (206) hanno registrato un sensibile incremento (erano 140).
Il numero delle sopravvenienze (610) ha superato di molto quello delle definizioni (547). In aumento anche le pendenze nel settore delle cause di divorzio (da 199 a 258) e il numero dei reati per stalking (atti persecutori): le iscrizioni di procedimenti sono state 93 a fronte delle complessive 60 dell'anno giudiziario 2012/13. Nessuna sopravvenienza per quanto riguarda i reati in materia di pornografia e pedofilia. Invariate le sopravvenienze relative ai delitti contro la libertà sessuale (da 61 a 62).
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