Giovane accoltellato, fermati tre bengalesi

Mercoledì 14 Ottobre 2015
UDINE - (e.v.) Sono stati fermati dalla Polizia nel tardo pomeriggio di ieri i tre presunti aggressori del 29enne bengalese ferito con una coltellata al collo e ridotto in fin di vita al termine di una lite scoppiata nella zona dell'autostazione, legata probabilmente a un dissidio legato alla rappresentanza all'interno della comunità. In manette sono finiti tre connazionali: Ali e Ibrahim Hossain, 29 e 34 anni, domiciliati a Cividale e Manik Shak, 30 residente a Udine, sul cui capo pende ora un'accusa di tentato omicidio e porto di coltello. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dal pm titolare del fascicolo, Maria Caterina Pace, ed eseguito dalla Squadra Mobile di Udine, diretta dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan. Per il pm, a carico dei tre indagati sussistono gravi indizi di colpevolezza. Non solo perché la vittima, prima di perdere i sensi, aveva indicato al fratello i nomi dei suoi aggressori. Ma anche in base alle registrazioni della videosorveglianza. Il pm ha posto a fondamento del decreto di fermo anche il pericolo di fuga posto che due dei tre indagati si erano resi irreperibili fin dalle prime ore dopo l'aggressione, tanto che solo ieri sono stati rintracciati dalla Polizia. Migliorano intanto le condizioni della vittima che, all'arrivo in ospedale, era però in pericolo di vita. Intanto ieri sera la Volante ha notificato un provvedimento di sospensione dell'esercizio dell'attività per 60 giorni al titolare del Pullman bar: fuori dal locale è avvenuta l'aggressione e all'interno negli ultimi tempi erano stati trovati anche soggetti con pregiudizi di polizia.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci