Formaggio in "polvere", Fvg contro

Sabato 5 Settembre 2015
UDINE - «Sul latte in polvere per la produzione di formaggio la Regione si schiera al fianco di allevatori, produttori e associazioni di categoria», che dicono «no» alle sollecitazione dell'Unione europea perché l'Italia superi la legge del 1974 che vieta categoricamente di utilizzare latte in polvere, anche solo in parte, per produrre formaggio.
Da questa prospettiva sono esclusi i prodotti di origine controllata, come il Montasio Dop, perché a tutelarli c'è il disciplinare che i caseifici devono seguire se vogliono fregiarsi del marchio. Tuttavia, l'allarme è altissimo anche tra gli agricoltori friulani che questa volta vogliono mettere un freno ai dettami europei.
Al loro fianco ora si schiera anche la Regione con l'assessore all'Agricoltura, Cristiano Shaurli, che avverte: «Accanto alla contrarietà nelle sedi istituzionali serve anche il lavoro quotidiano», per tutelare tutte le tipologie di formaggio e dare la sicurezza al consumatore che per produrlo sia utilizzato latte e non polvere. «La scelta di certificazione che diano sicurezza al cittadino e gli permettano di capire cosa mangia e da dove viene il cibo che ha sulla tavola e il marchio Aqua è per noi la prima importante riposta», ha perciò aggiunto. «Serve l'orgoglio di una Regione in grado di costruire le proprie filiere garantite per permettere al consumatore di sceglierci», ha detto, ricordando l'impegno della Regione per «tener insieme le proprie istituzioni scientifiche d'avanguardia con la propria eccezionale biodiversità». Sec
ndo Shaurli, l'Italia ha «già troppo pagato anche con una visione che, dietro il comodo paravento del progresso scientifico, nasconde l'idea di un'agricoltura massificata».
Antonella Lanfrit
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