«Fadalti risarcisca 20 milioni di euro»

Giovedì 24 Luglio 2014
Il mega processo sul crac della Fadalti Spa di Sacile approda in udienza preliminare con 21 richieste di rinvio a giudizio, la "ricognizione" dei legali di Friulia Spa in vista di una costituzione di parte civile e l'ammissione della parte civile rappresentata dall'amministrazione straordinaria Fadalti Spa (nelle persone di Luca Savino, Renato Cinelli e Alfredo Paparo).
Al centro della discussione vi è stata proprio la costituzione di parte civile dell'avvocato Luca Ponti. La maggior parte dei difensori non ci sta e al gup Roberta Bolzoni, in un'udienza durata oltre 5 ore e mezza, ha sollevato una raffica di eccezioni. Il motivo è semplice. L'amministrazione straordinaria ha promosso contro ex amministratori, sindaci e liquidatori un'azione civile di responsabilità davanti al Tribunale delle imprese di Trieste: chiede danni patrimoniali per 19.231.800 euro. Secondo i difensori, la costituzione di parte civile sarebbe soltanto un doppione e non può essere ammessa. Ma l'avvocato Ponti la spunta. Al gup ricorda che l'azione civile può essere trasferita in qualsiasi momento da Trieste a Pordenone; che quando è stata promossa non si conoscevano ancora gli aspetti penali del procedimento per bancarotta e ricorso abusivo al credito; che la causa civile riguarda solo gli aspetti patrimoniali e che a Trieste non figura il nome di Federico Marescotti, l'ex amministratore delegato di Friulia a sua volta imputato. «Nel processo di Pordenone - spiega il legale udinese - la costituzione di parte civile per danni patrimoniali non investe tutti i capi di imputazione. E non riguarda il danno all'immagine, alla credibilità e alla reputazione della Fadalti. La dichiarazione di insolvenza e le condotte di bancarotta, una volta accostate al nome Fadalti, non hanno fatto altro che ledere la posizione commerciale del compendio aziendale legato a doppio filo al nome dell'impresa». La parte civile intende rivalersi in merito al riscatto anticipato dei leasing Friulia Lis, al finanziamento di 9 milioni contratto con Mediocredito ricorrendo abusivamente al credito e al finanziamento di 5 milioni fatto erogare da Friulia.
Mercoledì prossimo il gup Roberta Bolzoni scioglierà la riserva sulle eccezioni preliminari e deciderà se accogliere integralmente le 21 richieste di rinvio a giudizio avanzate dal pm Annita Sorti (ieri sostituita dalla collega Maria Grazia Zaina). Si saprà anche se Friulia, ieri in aula solo in veste di persona offesa, si costituirà parte civile contro il suo ex amministratore delegato.
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