Emergenza profughi Gli arrivi in piena notte

Martedì 22 Luglio 2014
Continuano gli sbarchi di immigrati sulle nostre coste e prosegue l'operazione Mare Nostrum. Nella notte tra domenica e ieri anche a Pordenone sono arrivati altri venticinque profughi (oltre un centinaio in regione), sbarcati e soccorsi dalle autorità nelle ore precedenti. La "macchina dell'accoglienza", coordinata dalla Prefettura, si era allertata già nella giornata di sabato. Il pullman con a bordo i venticinque immigrati - si tratta di nuclei familiari di nazionalità eritrea - è arrivato nel cuore della notte direttamente alla Casa della Fanciulla di via Poffabro dove le famiglie sono state ospitate. Ieri mattina sono iniziati gli ulteriori accertamenti, sia di carattere normativo che sanitario, con la collaborazione dei mediatori culturali e delle associazioni di volontariato che operano con la prefettura. Stavolta, a differenza degli arrivi di giugno e inizio luglio, non dovrebbero esserci minori: stando a quello che le famiglie stesse hanno dichiarato ci sarebbe un ragazzo di 18 anni, mentre gli altri sarebbero tutti maggiorenni. Gli accertamenti proseguiranno anche nella giornata di oggi. Non è però escluso, come era già accaduto nelle settimane scorse in occasione dell'arrivo sia dei profughi siriani che di quelli eritrei, che alcune delle famiglie arrivate nelle ultime ore possa decidere di lasciare l'Italia per raggiungere altre mete in Europa. I trenta siriani arrivati a giugno si erano allontanati solo un paio di giorni dopo. Mentre gli immigrati di origine eritrea, arrivati successivamente, avevano lasciato alla spicciolata la città verso il confine. Essendo presumibilmente quasi tutti richiedenti asilo non hanno alcun vincolo o obbligo di rimanere: potrebbero infatti decidere di inoltre la formale richiesta di asilo in un altro Paese. Nel frattempo la Prefettura - in collaborazione con gli Ambiti socio-assistenziali del territorio e l'associazione "Nuovi Vicini" legata alla Caritas - sta cercando delle soluzioni per gli altri 84 immigrati che sono arrivati con le ondate migratorie precedenti e che, in parte, erano stati ospitati al Piancavallo. Si stanno cercando soluzioni anche in appartamenti privati in modo da consentire la sistemazione di piccoli nuclei in tutta la provincia. Intanto, l'emergenza viene gestita attraverso gli alloggi della Casa della Fanciulla.
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