Duecentomila senza contratto

Lunedì 14 Dicembre 2015
UDINE - Sono 208mila i lavoratori in Friuli Venezia Giulia che a fine anno saranno in attesa del rinnovo del contratto di lavoro. A quelli dei settori pubblici, dove i contratti sono fermi dal 2009, si aggiungono anche molti comparti privati. Una condizione che si aggiunge ai 20mila posti di lavoro persi dal 2009. La fotografia è del segretario regionale Cgil, Franco Belci, nel direttivo che si è svolto ieri a Udine. «Stiamo entrando nel pieno di una stagione contrattuale di straordinaria importanza - ha sostenuto -, sia per il numero dei settori coinvolti, dal pubblico alla metalmeccanica sino alla grande distribuzione, sai per la forte perdita del potere d'acquisto che hanno subito i salari durante la crisi con punte superiori al 10 per cento».
Secondo il leader della Cgil Fvg, «invertire questa tendenza e avviare una fase di recupero non risponde solo a ragioni di equità, ma anche una condizione indispensabile per far ripartire i consumi interni, l'economia e l'occupazione». Resta il fatto che per i posti di lavoro «una vera ripresa è ancora lontana», prosegue Belci, come indica il picco minimo da oltre 10 anni degli occupati in regione, con la cassa integrazione scesa «solo del 22% e un andamento tendenziale degli occupati addirittura negativo rispetto al 2014». Non solo. La preoccupazione della Cgil è anche per il «lavoro povero, cioè precario, e per la forte diffusione dei contratti part-time, che in regione arrivano a 75mila». A.L.
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