Docenti a pranzo in mensa Il conto lo paga il Comune

Lunedì 30 Marzo 2015
Buoni pasto pagati dal Comune per gli insegnanti delle scuole: anche per il 2015 il Comune di Pordenone anticiperà l'intera somma nonostante lo Stato non abbia mai provveduto ai rimborsi per intero della propria quota parte. Nel Bilancio del Comune di Pordenone, che arriverà oggi in consiglio, si prevede la spesa per il pagamento dei pranzi degli insegnanti che utilizzando le mense scolastiche degli istituti cittadini. La questione si trascina già da alcuni anni e non è mai stata chiarita. Anche se la vertenza potrebbe sfociare in una possibile causa delle amministrazioni locali contro il ministero. «Il problema - spiega l'assessore all'Istruzione, Flavia Rubino - riguarda ovviamente tutti i Comuni che hanno scuole sul proprio territorio. Per questo abbiamo cercato di trovare un percorso univoco, almeno tra i quattro Comuni capoluogo della Regione, anche con il supporto dell'Anci regionale. La vertenza è più che mai aperta, anche se per quest'anno si è deciso di proseguire come per il passato in attesa di un chiarimento definitivo. Perciò - prosegue l'assessore - le Amministrazioni continueranno ad anticipare l'intera quota prevista al fine di non penalizzare gli utenti, cioé gli insegnanti che hanno lezioni nel pomeriggio e che quindi usufruiscono delle mense. C'è, però l'ipotesi, attraverso l'Anci regionale e nazionale, di procedere con una causa nei confronti del ministero per ottenere i rimborsi mai ottenuti nella misura in cui viene richiesto».
La questione riguarda gli insegnanti e il personale tecnico-amministrativo delle scuole materne, elementari e medie inferiori. Istituti in cui vige il tempo pieno e quindi l'utilizzo delle mense anche da parte di quei docenti che hanno lezioni pomeridiane. «Come Comune - aggiunge l'assessore della giunta Pedrotti - noi garantiamo il tempo pieno e la mensa, ma è chiaro che essendo gli insegnanti dipendenti dello Stato dovrebbero essere pagati dallo Stato. E quindi i Comuni che anticipando i soldi dovrebbero essere rimborsati». Cosa mai avvenuta per intero: in realtà ci sarebbe un cavillo normativo legato al fatto che si parla di contributo statale (2,50 euro) e non di rimborso. Dal 1999 allo scorso anno - come era emerso circa un anno fa in Consiglio comunale in seguito a un'interrogazione del consigliere di minoranza Emanuele Loperfido che chiedeva lumi sulla vicenda dei rimborsi - il Comune di Pordenone aveva accumulato un disavanzo alla voce buoni pasto di 500 mila euro. Disavanzo che nel lungo periodo è stato ripianato. Ma ora che i conti municipali sono sempre più difficile la vertenza Comuni-Stato si inasprisce.
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