PORDENONE - La Diocesi di Concordia-Pordenone ha il suo nuovo Consiglio presbiterale, con diverse novità rispetto al passato. Si tratta di un'assemblea composita: ne fanno parte alcuni membri di diritto, altri scelti dal vescovo e altri ancora eletti dagli stessi sacerdoti, essenzialmente su base territoriale. Monsignor Giuseppe Pellegrini ha già firmato il decreto di nomina del "governo". Come moderatore, ossia in veste di guida del gruppo, c'è Orioldo Marson, classe 1954, originario di Pravisdomini. Attivo anche nella pastorale sociale e del lavoro, è docente del Seminario e dell'Istituto di Scienze religiose, nonché referente diocesano per il settore della cultura. I membri cosiddetti ex officio sono i tre vicari: Basilio Danelon, Fabrizio De Toni e Bruno Pighin. Al loro fianco il cancelliere Roberto Tondato, il rettore Lorenzo Barro e Giuseppe Dell'Osso. I pro vicari foranei sono Gianfranco Corazza (Altolivenza), Loris Vignandel (Azzano), Luigi Nonis (Bassolivenza), Claudio Pagnutti (Maniago), Natale Azzan (Portogruaro), Giosuè Tosoni (Pordenone), Antonio Buso (San Vito) e Daniele Rastelli (Spilimbergo). Nei collegi di forania sono stati poi eletti Leo Collin (Altolivenza), Matteo Lazzarin (Azzano), Emilio Pupulin (Bassolivenza), padre Defendente Belotti (Maniago), Corrado Carolo (Portogruaro), Flavio Martin (Pordenone), Giancarlo Stival (San Vito) e Domenico Zannier (Spilimbergo). Gli altri preti votati direttamente dalla "base" sono il decano Sante Boscariol (dal collegio curiale), Bruno Cescon (dal collegio seminariale), Maurizio Girolami, Natale Padovese, Gioacchino Biscontin, Roberto Laurita e Federico Zanetti (tutti dal presbiterio). Come rappresentanti dei "don" con meno di 15 anni di ordinazione, la scelta è ricaduta su Enrico Facca e Fabio Magro. I i presbiteri dediti alla vita consacrata hanno indicato come loro delegato Marcelliano Scarmignan. Infine, del nuovo Consiglio fanno parte i due nominati dal vescovo: Otello Quaia e Davide Brusadin.
Pier Paolo Simonato
© riproduzione riservata
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