TRIESTE - Consumo di suolo zero dal 2020 e non dal 2050 come prevede la proposta di legge della Giunta regionale, recupero del patrimonio edilizio esistente finalizzato al minor consumo di suolo e di risorse ambientali e la valorizzazione dell'attività agricola oltre all'utilizzazione agroforestale dei suoli agricoli abbandonati.
Sono solo alcune delle novità contenute nella proposta di legge (36 articoli) targata Movimento 5 Stelle (prima firmataria Ilaria Dal Zovo, nella foto), appena approdata sulla piattaforma Lex dove resterà aperta ai suggerimenti degli attivisti per 60 giorni. Tra i contenuti principali anche una programmazione e pianificazione in area vasta, nuove procedure di formazione degli strumenti di programmazione urbanistica a tutti i livelli e la messa al centro della sostenibilità ambientale, della sicurezza e qualità di vita dei cittadini. Per quanto riguarda la tutela dell'attività agricola si punta a privilegiare gli interventi di reimpiego e di recupero di aree urbanizzate dismesse: «La proposta intende riformare l'ordinamento autonomo della Regione in materia urbanistica che, da una posizione di avanguardia rispetto al resto d'Italia agli inizi degli anni 90, ora non risponde più alle esigenze del territorio e dei cittadini». «La situazione ambientale e la crisi economica - conclude la consigliera grillina - non consentono di aspettare ancora, il territorio va dotato di strumenti di pianificazione moderni che siano in grado di assolvere ad esigenze di tutela e di valorizzazione delle realtà economiche ma anche di attrarre nuove iniziative dall'estero».
Elisabetta Batic
Sono solo alcune delle novità contenute nella proposta di legge (36 articoli) targata Movimento 5 Stelle (prima firmataria Ilaria Dal Zovo, nella foto), appena approdata sulla piattaforma Lex dove resterà aperta ai suggerimenti degli attivisti per 60 giorni. Tra i contenuti principali anche una programmazione e pianificazione in area vasta, nuove procedure di formazione degli strumenti di programmazione urbanistica a tutti i livelli e la messa al centro della sostenibilità ambientale, della sicurezza e qualità di vita dei cittadini. Per quanto riguarda la tutela dell'attività agricola si punta a privilegiare gli interventi di reimpiego e di recupero di aree urbanizzate dismesse: «La proposta intende riformare l'ordinamento autonomo della Regione in materia urbanistica che, da una posizione di avanguardia rispetto al resto d'Italia agli inizi degli anni 90, ora non risponde più alle esigenze del territorio e dei cittadini». «La situazione ambientale e la crisi economica - conclude la consigliera grillina - non consentono di aspettare ancora, il territorio va dotato di strumenti di pianificazione moderni che siano in grado di assolvere ad esigenze di tutela e di valorizzazione delle realtà economiche ma anche di attrarre nuove iniziative dall'estero».
Elisabetta Batic
