Crolla il tetto della "villa del Cuore"

Mercoledì 29 Luglio 2015
Crolla il tetto della "villa del Cuore"
«Non c'è un male che non sia un bene». Lo dice in friulano, il neo-sindaco di Premariacco Roberto Trentin, che spera in una svolta, dopo il crollo della falda a nord del tetto di Villa Cernazai Pontoni, il "luogo del cuore" dei friulani, che, grazie alla mobilitazione del comitato "Ipplis da ritrovare", al censimento del Fai del 2014 con 9.181 segnalazioni aveva ottenuto il primo posto in regione e il secondo gradino nazionale nella speciale classifica stilata per Expo 2015.
«Questo crollo, avvenuto probabilmente per la pioggia e il vento - si spiega Trentin -, è una cosa negativa, ma sono convinto che ora nessuno potrà girarsi dall'altra parte e non fare nulla. Dalla Soprintendenza alla Regione al Comune di Cividale». Anche perché, aggiunge il sindaco, che lunedì si è precipitato sul posto, «la facciata è fortemente compromessa e può crollare da un momento all'altro». La villa veneta di Premariacco, vincolata dalle Belle arti, di proprietà del Municipio cividalese dopo un lascito testamentario, dal '98 è al centro di un contenzioso fra l'ente e gli eredi. E Cividale aspettava la sentenza della Cassazione prima di fare interventi sull'immobile. Ma solo pochi giorni prima del crollo qualcosa si stava muovendo (e Cristina Moschioni del comitato l'aveva salutato come un segnale di svolta «rispetto all'immobilismo di oltre un decennio»), visto che dopo l'incontro di mercoledì con il sindaco di Cividale Stefano Balloch, «a poche settimane dal mio insediamento, avevamo trovato un accordo - spiega Trentin - per la sottoscrizione di un "patto" per valorizzare il parco della villa», ma anche per chiedere fondi a Soprintendenza e Regione per il restauro. Dopo che lunedì Trentin ha «bloccato tutte le vie d'accesso alla villa», ieri il comandante della Polizia intercomunale ha fatto un sopralluogo con il capo dell'ufficio tecnico di Premariacco. E Trentin ha annunciato «un'ordinanza contingibile e urgente che ingiunge al Comune di Cividale di mettere in sicurezza l'area. Inoltre, sto predisponendo una segnalazione alla Soprintendenza. E scriverò anche alla Regione». «Al tempo purtroppo non si comanda - commenta il vicesindaco di Cividale Daniela Bernardi -. In attesa della sentenza, speravamo che la villa tenesse. Ora, di fronte a questo crollo dovremo fare una valutazione. Ma c'è un problema di spazi finanziari». «In questi anni gli unici che avevamo a disposizione li abbiamo inseriti per sistemare il Monastero, un bene che è pacificamente nostro - le fa eco l'assessore Flavio Pesante -. Per la villa abbiamo speso 70mila euro solo per questioni legali. L'ordinanza? Ho sentito Trentin e i miei colleghi che hanno fatto un sopralluogo: anche la facciata è pericolante. Bisognerà verificare i danni effettivi. A bilancio, però non abbiamo fondi per un restauro. Abbiamo dei soldi per le spese di messa in sicurezza e li useremo per transennare l'area. Ora non abbiamo purtroppo alternative. Quando si definirà di chi è la villa, vedremo il da farsi per altri interventi, che andrebbero ben oltre i 100mila euro».
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