Coopca, le speranze al lumicino

Martedì 26 Maggio 2015
Nessun passo avanti. Mentre scorre impietosa la clessidra dei giorni che mancano all'adunanza dei creditori, nel percorso improbo per cedere (e quindi ricavare il massimo possibile dagli asset Coopca) permangono enormi difficoltà nel reperimento di nuovi compratori.
Lo hanno ribadito ieri i presidenti delle associazioni di categoria delle cooperative regionali, Enzo Gasparutti (Legacoop) e Franco Bosio (Confcooperative) nell'incontro a Udine con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil: «In sostanza ci siamo ridetti le stesse cose - commenta Gasparutti -; come associazioni ci siamo impegnati a fondo per sollecitare l'intervento dei vari gruppi di distribuzione, ma oltre a quanto già sul tavolo (i 15 milioni per una quindicina di negozi, ndr) margini ulteriori ne rimangono davvero pochi. Del resto il mercato è saturo, i fatturati rimangono sempre quelli, mentre i competitori aumentano».
Da parte loro i sindacati tramite una nota unitaria confermano lo stato dell'arte: «Obiettivo dell'incontro era capire se, oltre alle offerte già ad oggi pervenute e presenti nel piano concordatario Coopca, vi fossero disponibilità del mondo cooperativo friulano al fine di integrare un piano concordatario ad oggi insufficiente. Purtroppo - sottolineano Susanna Pellegrini (Filcams-Cgil), Paolo Duriavig (Fisascat Cisl) e Matteo Zorn (Uiltucs-Uil) - non possiamo ritenerci soddisfatti da quanto emerso, ossia non vi sono ulteriori interessamenti per i negozi Coopca né appare esser stato adeguatamente approfondito il progetto di una Newco (new company) di soggetti sia del mondo Coop che eventualmente del mondo privato che possa subentrare nella gestione dei negozi dando quindi prospettiva alle lavoratrici, ai lavoratori, ai soci prestatori, al territorio». A questo punto è stato richiesto un incontro urgente alla Regione per «continuare a ricercare soluzioni alternative e migliorative rispetto a quanto ad oggi formalizzato».
Nel frattempo continuano a soffrire anche 3 mila soci prestatori, sempre più disperati nel rendersi conto che difficilmente potranno riavere i loro risparmi. Già in più di 400 hanno dato mandato all'avvocato Zilli per sottoscrivere l'esposto-querela presentato a in Procura contro i vertici societari.
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