Poche stelle e affari in calo nei "Giovedì sera" di luglio con i negozi aperti, ma per i commercianti l'iniziativa resta valida e la volontà è quella di replicarla, al massimo di introdurre qualche modifica nella formula. Alla vigilia della quarta e ultima serata con le serrande alzate fino alle 23, in programma questa sera, il bilancio complessivo appare negativo. Colpa soprattutto della pioggia che, innaffiando 21 dei primi 27 giorni di luglio, ha limitato l'affluenza in centro nel capoluogo, ma anche in altri Comuni che con questa iniziativa hanno tentato di ridare fiato al commercio. C'è poi da dire che le presenze hanno seguito l'andamento altalenante che da sempre caratterizza la manifestazione: una partenza difficile alla vigilia dell'inizio dei saldi, un picco nella fase centrale con il via alla stagione degli affari e, probabilmente, una curva in discesa nella fase finale, quando le ferie tendono a svuotare la città. Altro fenomeno riscontrato dai commercianti è poi come queste serate portino più affari a bar e locali pubblici - sia pure con consumazioni generalmente di valore minimo - che ai negozi. Per le associazioni di categoria, tuttavia, questo non è necessariamente un fatto negativo: a conti fatti, le aperture serali restano una importante vetrina e poco importa se le ricadute in termini di vendita si potranno avere solamente nei giorni successivi. Insomma, non si cambia. Più che altro per non tradire le aspettative del pubblico, che alla tradizionale serata con i negozi aperti è in qualche modo affezionato. Eventualmente, l'orientamento è quello di apportare qualche modifica, magari arricchendo i Giovedì sotto le stelle con iniziative ad hoc che richiamino un maggior afflusso di gente, in aggiunta agli appuntamenti dell'Estate in città che già coincidono con le aperture serali. Intanto questa sera l'ultimo appuntamento prevede «A tutto country», anguriata, gara di briscola, animazione per bambini e visita guidata a palazzo Ricchieri (ritrovo alle 21 al Museo civico d'arte). (((zanil)))
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