Coltivava nell'orto quintali di marijuana

Venerdì 1 Agosto 2014
Sedici quintali di canapa indiana, duecento piante alte quasi tre metri, cresciute rigogliose nel campo dietro casa grazie alle piogge e concimate con il letame dei nove cavalli che Admirim Veliu, 42 anni, albanese, fino a qualche tempo fa poteva permettersi di allevare in via Borgo Picci 13 a Mussons. In Friuli è un sequestro senza precedenti quello eseguito l'altro ieri dai carabinieri della stazione di San Vito al Tagliamento. Hanno cominciato a tagliare piante alle otto del mattino e, tra perquisizioni e atti da sbrigare, hanno finito alle otto di sera. Veliu, che fino al 2012 faceva il panettiere tra Pertegada e Lignano, è stato arrestato per coltivazione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si trova agli arresti domiciliari in attesa di comparire davanti al gip Alberto Rossi, a cui il pm Federico Facchin ha chiesto la convalida dell'arresto e l'applicazione di una misura cautelare.
L'uomo abita in una casa fuori mano, di sua proprietà, abbastanza in disparte rispetto alle altre abitazioni di via Borgo Picci. È una villetta bianca su un unico piano, gli scuri di legno, tutt'attorno campi di mais. Nel retro si sviluppano un orto e il terreno in cui c'era il recinto dei cavalli: è lì che cresceva la marijuana. Veliu, per nascondere la canapa indiana, aveva piantato pomodori, fitti fitti, ma ormai insufficienti a coprire piante alte tra i 150 e 280 centimetri. L'altro giorno i carabinieri di San Vito transitando nella stretta viuzza di Mussons hanno notato la piantagione e percepito il tipico odore pungente. Mercoledì mattina hanno deciso di intervenire.
Veliu aveva adibito due stanze della casa all'essicazione delle infiorescenze di marijuana: alcune erano sul tavolo, altre appese a un filo. In un vaso di vetro sono stati poi trovati circa 200 semi. Conclusa la perquisizione, i militari hanno cominciato a tagliare la piantagione: ci sono volute due camion del Comune di San Vito per trasportare tutte quelle piante in caserma. Alcune sono state messe da parte per consentire i test che sulla percentuale di principio attivo, le altre saranno distrutte, come disposto dalla Procura.
Veliu si difende dicendo che la droga non era destinata ad altre persone e che non ha contatti con trafficanti di stupefacenti. Secondo i calcoli dei carabinieri dalla coltivazione avrebbe potuto ricavare qualcosa come 200 chilogrammi di marijuana che sul mercato avrebbe fruttato un milione di euro. Le indagini sono ora tese ad accertare la destinazione del quantitativo di stupefacente sequestrato. Il sospetto degli inquirenti è che l'ex panettiere, rimasto senza lavoro e in grande difficoltà economica, sperasse di potersi risollevare con la piantagione.
Questa mattina si terrà la convalida dell'arresto, Veliu sarà difeso dall'avvocato Alessandro Borin.
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