Caritas parrocchiali, 4 mila "aiuti" tra borse della spesa e bollette

Giovedì 2 Aprile 2015
PORDENONE - Oltre quattromila contatti, ovvero singole persone (ma anche interi nuclei familiari) sostenuti nell'arco di un anno, tra borse della spesa e "integrazione" delle bollette di luce, gas, acqua. Immigrati indigenti? Non proprio. Il 26% dei soggetti, ossia la maggioranza, è rappresentato da italiani. Subito dietro, come nazionalità, ci sono i ghanesi. Morale: alla fine del tunnel della crisi economica la famosa luce ancora non si vede. Anzi, per molti aspetti si nota un peggioramento complessivo dei livelli di vita che, nel silenzio della dignità, tende a non uscire dal confine delle mura di casa. Salvo quando non ci sono più possibilità di cavarsela da soli.
Il quadro emerge da una rilevazione della Caritas diocesana diretta da don Davide Corba, che ha coinvolto una ventina di cellule parrocchiali, per fare il punto dell'emergenza tra Friuli Occidentale e Veneto Orientale. Tra chi bussa alla porta dei punti solidali targati Caritas, la percentuale più rilevante è appunto quella degli italiani: 26%, contro il 23% della statistica del Centro d'ascolto di Pordenone. In questo caso prevalgono gli uomini, spesso separati e senza lavoro. Non mancano tuttavia i pensionati, né le situazioni di plurimarginalità. Tra gli stranieri c'è invece un "dominio" femminile (la media è del 67%). Sono in genere madri di famiglia. Tocca alle donne girare alla parrocchia una richiesta d'aiuto che giunge dall'intero nucleo familiare, del quale il marito (se c'è), per varie ragioni, non si sente di farsi tramite.Le Caritas di territorio e foranie stanno così maturando la consapevolezza che ruolo attivo e relazione quotidiana con la "base" in difficoltà sono ormai diventate una fondamentale opportunità di conoscenza. L'obiettivo dei volontari è renderle sempre più luoghi di servizio e osservatori privilegiati di una specificità. Da qui l'elaborazione dei focus periodici, che "raccontano" le dimensioni delle povertà locali, fatte di bisogni emergenti e richieste mirate. La periferia ha molte facce, ma le risposte non possono attendere.
Pier Paolo Simonato

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