TRIESTE - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha chiesto un parere all'Autorità nazionale anticorruzione su alcuni aspetti problematici collegati alla realizzazione della terza corsia dell'A4, del quale il Gazzettino ha ampiamente riferito a suo tempo. Si trattava della mancata disponibilità di risorse, a suo tempo lamentata e ora sanata, per il terzo lotto Alvisopoli-Gonars. Specificatamente emersero delle criticità sul nuovo ponte sul Tagliamento (il progetto è poi stato adeguato) con prescrizioni sulla sicurezza formalizzate dal Genio civile di Venezia. Il Friuli Venezia Giulia, nel suo insieme, resta «una di quelle terre molto meno problematiche sia sotto il profilo delle infiltrazioni mafiose che di quelle corruttive, il tessuto sociale ed economico ma anche morale è discreto» ha affermato il presidente Raffaele Cantone che ieri sera a Trieste ha tenuto una lectio magistralis sul tema dell'etica e della legalità su iniziativa del senatore del Pd Francesco Russo. «Dove non ci sono campanelli d'allarme ma si fanno grandi opere - ha aggiunto - bisogna drizzare due volte le antenne. Se in altre realtà la criminalità organizzata è fisiologica in altre, come questa, bisogna a maggior ragione mettere in campo attività che contrastino certi appetiti». «Viviamo in una società dove non ci sono più porti franchi, il rischio c'è - ha sottolineato Cantone - e con il prefetto abbiamo concordato che uno dei presidi da attuare è un'attività fondamentale della prevenzione antimafia». In campo vanno messi «gli anticorpi» per evitare «certi appetiti». Cantone ha visitato anche le aree del Porto Vecchio: «Va costruito un percorso di legalità per incentivare interventi di grande portata come questo». La presenza degli immigrati? «Un volano economico - ha concluso - sono soldi che entrano nel settore privato ma l'obiettivo è creare un vantaggio per i territori, gestito secondo le regole».
Elisabetta Batic
© riproduzione riservata
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