Bella ciao, si cambia la cerimonia in piazza

Venerdì 25 Aprile 2014
La marcia indietro della prefettura su Bella ciao è stata ufficializzata ieri mattina con il cambio del programma delle celebrazioni di oggi in piazza Ellero dei Mille. La canzone, inno della Liberazione, entra così - per la prima volta a Pordenone - con tutti i crismi dell'ufficialità nella scaletta della cerimonia. Verrà intonata dalla Banda cittadina mentre il presidente dell'Anpi dal microfono del palco inviterà tutti i presenti a cantarla. Dunque non più, come avvenuto fino allo scorso anno, un po' di straforo, fuori dalla piazza e solo informalmente nel corteo. Il nuovo programma prevede l'apertura della celebrazione con l'inno nazionale che accompagnerà l'alzabandiera al quale seguirà l'esecuzione della Canzone del Piave (il Silenzio) nel momento in cui ci sarà la deposizione delle corone al monumento. Poi gli interventi ufficiali - del vicepresidente della Provincia Eligio Grizzo, del presidente Anpi Giuseppe Mariuz e della docente Giuliana Cinelli per l'associazione dei dirigenti scolastici - ai quali seguirà l'esecuzione di Bella ciao da parte della Banda filarmonica cittadina e di tutti i presenti. L'ordine del programma è stato concordato ieri mattina tra prefettura, Provincia e Anpi.
Un dietrofront al quale si è arrivati dopo un'autentica bufera che si era scatenata di fronte al divieto del Comitato prefettizio dell'ordine e sicurezza. Inizialmente era stata una richiesta della Provincia ad aprire il fronte rifiutando la richiesta dell'Anpi di aggiornare il programma. Nel comitato erano poi emerse le questioni legate all'ordine pubblico per la presenza in piazza di gruppi di contestatori. Richiesta verso la quale anche il Comune di Pordenone nulla ha obiettato. Fatto che, nelle ultime ore, ha creato più di qualche dissapore tra l'Amministrazione Pedrotti e l'associazione dei partigiani. Anche se ieri da parte di tutti c'è stata la richiesta di una distensione dei toni. «L'Anpi provinciale - ha riferito il presidente Giuseppe Mariuz - fiero di aver sostenuto sino alla fine le ragioni per celebrare degnamente la Liberazione inserendo nel programma l'esecuzione bandistica del canto unitario della Resistenza Bella ciao, ritiene con soddisfazione che sia prevalsa la ragione e il dovuto rispetto verso coloro che si sacrificarono per la libertà e la democrazia». E anche la presidente della Regione Debora Serracchiani, ieri a Pordenone oggi sarà alla celebrazioni del 25 Aprile di Udine, ha appreso «con piacere del ravvedimento della prefettura su un divieto che probabilmente non aveva ragione d'essere». Chi invece sarà a Pordenone è il vice, Sergio Bolzonello: «L'effetto di tutto questo - ha detto ieri - è che in piazza saranno molti di più a cantare Bella ciao».
Assente giustificato sarà, invece, il senatore Lodovico Sonego che sulla vicenda ha addirittura chiesto la testa del prefetto. «Ora - sostiene - è il momento dell'unità di tutti i democratici. Alla fine hanno prevalso ragione e rispetto: cantare Bella ciao è semplicemente il riconoscimento che il 25 Aprile è la festa della Liberazione, della democrazia e della tolleranza. Per tutti coloro che stanno dalla parte giusta non ci possono essere tentennamenti. Non sarò fisicamente in piazza a cantare Bella ciao causa un viaggio programmato da mesi. Sarò tuttavia lì con tutti gli altri democratici in partecipazione politica e ideale». Inizio della cerimonia alle 9,15 con lo schieramento e il picchetto d'onore. Alle 9,40 l'alzabandiera e le orazioni ufficiali. Alle 10,10 circa il corteo verso piazza Maestri del Lavoro dove verranno deposte corone al cippo di Franco Martelli e alla lapide di Terzo Drusin, entrambi partigiani medaglie d'oro della Resistenza.
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