Battaglia a oltranza sul piano regolatore

Lunedì 6 Luglio 2015
Tutto in una notte. E poco importa se sono trascorsi trent'anni dall'ultima adozione di un piano regolatore a Pordenone. Questa, almeno, è l'intenzione dell'amministrazione comunale che vorrebbe chiudere già oggi illustrazione e discussione del documento di programmazione urbanistica fondamentale per la città: il piano regolatore, appunto. Le opposizioni, invece vogliono più tempo e non escludono qualche forma di ostruzionismo. Il presidente del consiglio, Nisco Bernardi, ha convocato l'assise per le nove di questa mattina. Dodici ore di discussione. Si parte con due delibere extra che però dovrebbero essere risolte in poco tempo, poi subito all'attacco del documento programmatico che sarà illustrato dall'assessore Martina Toffolo con l'aiuto dei professionisti. Sempre in mattinata, almeno questa è la scaletta prevista, spazio alle domande di chiarimento. Fine della prima parte. Si riprende alle 14.30 con la discussione vera e propria. Il tempo per ogni intervento è stato raddoppiato, 30 minuti e 10 per il secondo. Facile immaginare che vorranno essere in tanti a dire quello che pensano anche perchè sul piano regolatore ci sono parecchie aspettative. Il presidente Bernardi, dopo aver consultato i capigruppo ha fissato la fine del consiglio alle 21, prevedendo una seduta per il giorno successivo nel caso in cui la discussione dovesse prendere pieghe enciclopediche. In realtà non è da escludere che la maggioranza possa tentare un blitz chiedendo di andare avanti ad oltranza già oggi in modo da chiudere la pratica subito. In questo senso potrebbe scattare l'ostruzionismo dell'opposizione. Di sicuro, indipendentemente dalle ore necessarie per discutere il documento atteso trent'anni, il clima sarà infuocato. Le avvisaglie di una tensione che in aula potrebbe esplodere si sono già viste e sentite. Sul piede di guerra, pur motivi differenti, ci sono Francesco Ribetti (Fratelli d'Italia) che ha contestato alla maggioranza il poco tempo messo a disposizione per studiare il piano regolatore e Franco Giannelli che ha dato dei professoroni alla giunta per aver indicato linee di indirizzo complicate che di fatto - a suo avviso - non porteranno alcun beneficio economico per la città. Ci sarà poi da sentire anche la posizione del gruppo del Ponte. Vero che il leader Gianni Zanolin oramai si è defilato e in aula è rappresentanto da Loris Pasut e Francesca Cardin, ma la Civica aveva puntato parecchio su questo piano come volano per una crescita complessiva della città. L'impressione è che non siano particolarmente soddisfatti dell'esito emerso. Infine non mancano attriti all'interno della maggioranza stessa tra Pd e Fiume. Posizioni differenti sul fronte della zona dell'ex cotonificio Amman, ma anche visioni differenti sulla crescita della città. Come dire che ci sono tutti i presupposti per una vera e propria battaglia in aula. L'esito comunque sembra scontato, ossia il voto favorevole della maggioranza al piano anche perchè in caso contrario una bocciatura del documento sancirebbe una frattura difficile da sanare.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci