Bandi pilotati, l'ex direttore non lo sapeva

Sabato 28 Febbraio 2015
UDINE - «Ignaro ed estraneo ai fatti». L'ex direttore della protezione civile del Friuli Venezia Giulia Guglielmo Berlasso è uscito dall'inchiesta su presunti bandi e gare d'appalto «pilotati» per l'installazione di telecamere e forniture di software. E ora, archiviata la sua posizione, passa al contrattacco con un esposto depositato ieri in Procura.
Il nome di Berlasso, assistito dall'avvocato Luca Ponti, era finito nel registro degli indagati nell'inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Trieste, dopo l'esposto di un dipendente della protezione civile. Sono stati i due coindagati, il funzionario Valter Stabile e Flavio Tagliabue (titolare dell'azienda lombarda presunta favorita), ad ammettere le proprie responsabilità in interrogatorio, escludendo però qualsiasi coinvolgimento di Berlasso. «Non era a conoscenza degli espedienti fraudolenti adottati». E all'esito delle indagini il pm Marco Panzeri ha stralciato la posizione di Berlasso chiedendone l'archiviazione, disposta il 30 dicembre dal gip Francesco Florit.
Sottoposto alla «gogna mediatica» per la vicenda, con negative ripercussioni personali e patrimoniali, Berlasso ha depositato ieri in Procura con l'avvocato Ponti un contro-esposto dettagliato a tutela dell'onorabilità sua e della Protezione civile stessa.
E.V.

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