Anziano massacrato di botte nel letto

Mercoledì 1 Aprile 2015
Ha 92 anni, non è autosufficiente e rischia la vita per essere stato picchiato a sangue dal compagno di stanza, in casa di riposo a San Vito al Tagliamento. Luigi Canzio Sist, originario di Porcia, ieri pomeriggio è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza all'ospedale di Pordenone, dove è ricoverato in prognosi riservata per le gravi ferite riportate al volto, sulle braccia e al torace. A picchiarlo è stato Francesco D'Arcangelo, 86 anni, originario di San Martino al Tagliamento, con il quale da qualche tempo condivideva la stanza nella casa di riposo di proprietà della parrocchia. Sconosciuto il motivo scatenante dell'aggressione. D'Arcangelo è sceso dal letto e ha colpito Sist, che a causa delle sue condizioni di salute non è stato in grado di difendersi. L'ottantaseienne, usando la cornetta della doccia e una stampella, ha infierito con forza sul capo e sugli arti superiori del compagno di stanza. Nessuno si sarebbe accorto di quello che stava accadendo. il novantaduenne aggredito ha una voce molto flebile per via dello stato di salute e i vicini di camera non l'hanno sentito alcuna richiesta d'aiuto.
L'aggressione è stata scoperta dal personale di vigilanza della struttura attorno alle 5, durante il normale giro tra le stanze. Quando il personale ha aperto la porta si è trovato di fronte una scena che difficilmente dimenticherà: la stanza era imbrattata di sangue, mentre i due anziani si trovavano nei rispettivi letti. Solo più tardi si è scoperto che c'era stata una feroce aggressione. D'Arcangelo, dopo aver picchiato il compagno, è ritornato nel suo letto e si è messo a dormire.
Scoperto il fatto è stato dato immediatamente l'allarme: oltre all'ambulanza sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Casarsa. Le condizioni Sist sono apparse subito gravi: aveva fratture a entrambe le braccia, il volto tumefatto, una ferita profonda al capo. Portato d'urgenza al Pronto soccorso sanvitese, nelle ore successive è stato trasportato a Pordenone dove ha subito un'operazione. I medici si sono riservati la prognosi. Nel frattempo sono scattate le indagini da parte del comandante della stazione di San Vito, il luogotenente Florio Testolin, con il comandante della Compagnia di Pordenone, il maggiore Marco Campaldini. Il pm Annita Sorti ha aperto un fascicolo contro ignoti, attende le relazioni dei Carabinieri prima di procedere. Interrogato sull'episodio, al fine di ricostruire i fatti, D'Arcangelo avrebbe detto poco o niente, dimostrandosi calmo. L'anziano rimane sotto sorveglianza stretta all'interno della casa di riposo, mentre la stanza che condivideva col suo compagno è stata posta sotto sequestro.
L'episodio ha squarciato la calma in cui era avvolta la struttura. Il personale dipendente non parla. Nessuno vuole commentare. Quello che però tutti confermano è «che si è trattato di un fatto anomalo. Non risulta che i due avessero litigato e certamente non c'erano elementi che potessero far presagire una lite violenta tra loro». D'Arcangelo, sottoposto a perizia psichiatrica per verificare se è capace di intendere e di volere, rischia di essere indagato per lesioni gravissime.
Originario di San Martino al Tagliamento, emigrato in Canada, dove ha messo su famiglia, è tornato nel paese natio doveva ha vissuto fino a qualche anno fa nella sua abitazione, in località Arzenutto. Soprannominato "Catinet", appassionato di violino e chitarra, era conosciuto in paese come una sorta di menestrello friulano.
Quella di Sist è una vita tutta dedicata all'agricoltura. Da diversi anni è ricoverato nella casa di riposo di San Vito al Tagliamento. Originario della frazione di Rondover, dove il suo cognome è fra i più diffusi, viveva proprio all'inizio dell'omonima via. Ha sempre lavorato come coltivatore diretto sui terreni di sua proprietà. È scapolo e non ha figli. La sua famiglia è composta dal fratello Valentino, da nipote Walter e dalla moglie Daniela Brun, titolari di un'azienda agricola sempre a Rondover. Sono loro i parenti più stretti che ne hanno seguito il ricovero a San Vito e sono stati i primi a essere informati di quanto accaduto la scorsa notte.
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