Aggredita e palpeggiata lo riconosce dopo due anni

Sabato 22 Novembre 2014
PORDENONE - (c.a.) Riconosciuto dalla vittima due anni dopo l'aggressione a sfondo sessuale, Mohieddine Samaali, 39 anni, tunisino residente a Chions, è stato processato per violenza sessuale e lesioni. Ieri è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione (concessa la condizionale). Contro di lui c'erano le accuse di una ragazza che non è riuscita a cancellare dalla mente il viso «magro e scavato» dell'aggressore. Il 15 marzo del 2010 stava andando in stazione a Pordenone, doveva prendere il treno per Conegliano. Uno sconosciuto in bicicletta le aveva sbarrato la strada, bloccato le braccia procurandole una leggera ecchimosi e le aveva insistentemente toccato il sedere. Lei aveva reagito con un ceffone ed era riuscita a divincolarsi. Di corsa era entrata in stazione, ma prima di salire sul treno era stata raggiunta da Samaali e colpita con uno schiaffo. Un colpo violento, che le aveva lasciato una ferita al labbro e una contusione al naso.
Aveva denunciato l'episodio senza essere in grado di identificare Samaali. Due anni dopo, nella zona della Questura, lo vide passare in bicicletta e lo denunciò. Il difensore Alessandro Magaraci ha chiesto l'assoluzione sollevando dubbi su una identificazione fatta a due anni di distanza. Ma per il collegio presieduto dal giudice Licia Consuelo Marino (a latere Monica Biasutti e Patrizia Botteri), ha accolto le richieste del pm Monica Carraturo: 1 anno e 3 mesi.
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