Affittavano una stanza a prostitute ma in casa avevano tre bambini

Lunedì 14 Dicembre 2015
UDINE - (e.v.) Subaffittano una stanza del loro appartamento a delle prostitute. Giovani straniere, per lo più africane o romene, che in cambio del pagamento mensile di 2-300 euro a testa la utilizzano per intrattenersi con i clienti mentre loro, una coppia di coniugi africani, abitano nel resto dell'immobile insieme ai loro tre figli, tutti minori. Marito e moglie, 37 e 44 anni, sono stati denunciati ieri dai Carabinieri della Compagnia di Udine per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il caso, segnalato anche ai servizi sociali a garanzia dei tre bambini, è venuto a galla al termine di un paio di mesi di indagini condotte dai militari dell'arma, in particolare della stazione capoluogo. A dare il via alle indagini erano stati i condomini della palazzina, insospettiti da uno strano andirivieni lungo le scale di giovani ragazze e uomini, a tutte le ore. I servizi di osservazione organizzati dai Carabinieri hanno quindi fatto emergere quanto accadeva nell'appartamento. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le lucciole adescavano i clienti in strada, nella zona della stazione. Poi li portavano in camera, nella stanza subaffittata dalla coppia, all'ultimo piano di un condominio nella zona di viale Palmanova. In cambio versavano un fisso variabile, tra i 200 e i 300 euro a testa, alla coppia di coniugi, incensurati e disoccupati, che forse avevano pensato di riuscire così a mandare avanti la propria famiglia. La sorpresa è arrivata quando i militari dell'arma hanno scoperto che quell'appartamento non era vuoto, bensì abitato da un'intera famigliola, con tanto di bambini ancora piccoli, che erano in casa quando le lucciole ricevevano i propri clienti.
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