Adescava ragazzini, condannato

Mercoledì 8 Luglio 2015
Erano entrati in confidenza con quell'uomo più grande di loro che conoscevano di vista e incontravano in paese. Avevano cominciato ad accettare gli inviti ad andare a casa sua, qualche pomeriggio, per vedere un film, mangiare e bere qualcosa. Ma dagli incontri innocenti si era passati a qualcosa di più. Ad avances a sfondo sessuale, tra filmini hard e giochi erotici, di cui loro, tre ragazzini di 13 e 14 anni, non facevano mistero. Avances costate ieri all'uomo, un operaio di 43 anni di Codroipo, una condanna a 2 anni e 6 mesi per atti sessuali con minorenni. La voce di quanto accadeva in casa dell'uomo si era sparsa rapidamente in paese. Erano gli stessi ragazzini a raccontare i coetanei i pomeriggi a luci rosse. La notizia era quindi arrivata all'orecchio dei Carabinieri della stazione locale che avevano fatto partire una segnalazione alla Procura di Udine. L'uomo, di cui non vengono fornite le generalità a tutela dei minori coinvolti nella vicenda, si era ritrovato quindi sul banco degli imputati con l'accusa di sei episodi di violenza sessuale, consumata o tentata, e atti sessuali con minorenni, che si sarebbero verificati tra l'ottobre 2013 e il giugno 2014, prima che nel novembre dello scorso anno l'uomo venisse posto agli arresti domiciliari su ordinanza cautelare chiesta dalla Procura e disposta dal gip Emanuele Lazzaro. Si parlava di baci, toccate sul sedere e atti di autoerotismo dell'uomo. Il caso è approdato ieri in aula in tribunale a Udine. Il codroipese, che ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato e che è tuttora agli arresti domiciliari, ha reso spontanee dichiarazioni. Ha negato tutti gli episodi. Eccetto due, riguardanti uno solo dei tre adolescenti, per cui ha fatto delle parziali ammissioni, parlando tuttavia di un rapporto consensuale. La parola è passata quindi all'accusa. Il pm d'udienza Elisa Calligaris ha chiesto una condanna dell'uomo a 4 anni di reclusione, per tutte le accuse, tolta la diminuente per il rito. La difesa, l'avvocato Giovanni Tarragoni, aveva invocato invece l'assoluzione del suo assistito da tutte le accuse. Il gup Francesco Florit è uscito con un verdetto articolato dopo oltre un'ora di camera di consiglio. Riqualificati i fatti in atti sessuali con minore, lo ha condannato a 2 anni e 6 mesi per due episodi. Lo ha assolto invece per tutti gli altri.
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