Addio a Locatelli l'industriale gentile

Venerdì 27 Febbraio 2015
Avrebbe compiuto 76 anni proprio ieri, ma il suo cuore ha cessato di battere nella tarda serata di mercoledì. La morte di Pierantonio Locatelli lascia un grande vuoto non solo nel mondo dell'imprenditoria territoriale ma anche nell'ambito del volontariato e della solidarietà. L'imprenditore è morto dopo una malattia che lo aveva colpito alcuni mesi fa. Nelle ultime settimane il suo stato di salute aveva subìto un aggravamento: l'altra notte se n'è andato circondato da tutti i suoi cari nella villa di famiglia, in viale Venezia a Pordenone. Lascia la moglie Adriana e i tre figli Luca, Giancarlo e Nicola: tutti e tre vivono in città con le famiglie e hanno seguito le orme del padre facendo gli imprenditori. Industriale di alto profilo, Pierantonio - fino ad alcune settimane fa ancora animato dalla volontà di andare in ufficio e seguire le attività imprenditoriali con figli e nipoti - viene ricordato da tutti come una persona molto sensibile alle questioni sociali. Dai primissimi anni Novanta - sempre con grande discrezione e con autentica generosità silenziosa - con la famiglia era stato artefice della nascita e poi sostenitore del Centro Anfass "Giulio Locatelli" della Comina, un centro di assistenza che continua a dare risposte a un centinaio di famiglie con disabili gravi e gravissimi.
Con i fratelli Aldo (vive a Porcia) e Luciano (abita invece a Udine), Pierantonio è stato l'erede del grande capitano d'impresa Giulio Locatelli, fondatore della Ceramica Scala prima e del gruppo Eco dopo. Una famiglia di imprenditori che ha fortemente caratterizzato lo sviluppo industriale del territorio: il padre Giulio è stato - con Lino Zanussi e Luciano Savio, come testimoniano i busti inaugurati un paio di anni fa davanti all'istituto scolastico Kennedy - uno dei capitani d'industria nel boom economico pordenonese.
Alla morte del padre, alla fine degli anni Ottanta, erano stati proprio i tre figli a portare avanti le attività imprenditoriali della famiglia. Proprietaria, tra l'altro, anche della Rhoss di Codroipo e della Eco di Pocenia e San vito: entrambe le aziende sono state cedute nel 1999. In seguito la famiglia ha diversificato le proprie attività nell'ambito dell'industria ma anche dell'agricoltura: attività oggi in parte in mano alla terza generazione.
A fianco della quale Pierantonio è rimasto continuando ad andare in ufficio - fino a che le condizioni glielo hanno permesso - ogni mattina. Da imprenditore tutto d'un pezzo. La sua passione per l'impresa e per gli affari è sempre stata accompagnata da un sincero e schietto impegno solidaristico. Pierantonio Locatelli viene ricordato come un industriale dall'animo gentile e generoso: con i fratelli Aldo e Luciano volle donare e terreni in via Tiro a Segno dove, dal 1994, è attivo il Centro Anfass, dedicato alla memoria del padre Giulio, per l'assistenza ai disabili gravi e alle loro famiglie. Il funerale è previsto per domani alle 15 nella chiesa del Sacro Cuore: saranno in molti a stringersi attorno alla storica famiglia che, sempre con discrezione, ha lasciato un segno prezioso.
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