Acqua, in bolletta un milione in meno

Domenica 1 Marzo 2015
Le due società dell'Ato occidentale che gestiscono il servizio idrico in 36 Comuni della provincia rinunciano al recupero dei conguagli relativi agli anni 2012 e 2013. Hydrogea (gestisce venti Comuni) e Sistema Ambiente (ne serve sedici) hanno deliberato di rinunciare - su richiesta dell'assemblea dell'Ato - al recupero delle risorse che nel biennio non erano state introitate: la possibilità derivava da una comunicazione dell'Autorità garante per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Il recupero avrebbe comportato, per gli anni 2014 e 2015, un incremento nelle bollette degli utenti del 15% per Sistema Ambiente e del 2,5% per Hydrogea. È stato dunque risparmiato un incremento nelle tariffe - e quindi le bollette non saranno più pesanti - che però ha comportato la rinuncia di oltre un milione di euro: circa 400 mila euro non entreranno nelle casse di Hydrogea, 600 mila in quelle di Sistema Ambiente.
«L'operazione - spiega il presidente dell'Ato, Stefano Del Cont Bernard - è stata voluta e approvata dall'assemblea poiché si è ritenuto che fosse poco opportuno ricaricare sulle bollette delle famiglie costi relativi a due anni precedenti. In un momento di difficoltà economica risulterebbe difficile comprendere una richiesta di questo tipo. E visto che - continua - i bilanci di entrambe le società erano stati chiusi senza perdite, ma con un leggero attivo, abbiamo chiesto ai gestori di accettare la strada della rinuncia». Entrambe le società, per motivi di opportunità sociale e politica, hanno deciso di non procedere al caricamento nelle bollette del conguaglio biennale. Lo hanno fatto ingoiando un po' il rospo.
D'altra parte un milione di euro sarebbe stato utile a fronte delle necessità di investimenti e di miglioramento degli acquedotti e della rete che presenta gravi carenze e difficoltà. Ma si è scelta la strada di agevolare l'utenza. E l'Ato ha trasmesso le decisioni all'Autority che, venerdì scorso, ha risposto prendendo atto delle decisioni delle due società. «Il programma di investimenti - aggiunge Del Cont - è di 300 milioni in trent'anni.
Ci sarebbe bisogno di robusti mutui bancari che in questo periodo sono difficili da ottenere. Perciò si è deciso di continuare con gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di rinviare i grandi investimenti».
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