Acqua e raffiche di vento in provincia Decine di interventi dei vigili del fuoco

Martedì 2 Settembre 2014
Un'altra notte di pioggia, lampi, tuoni e forti raffiche di vento ha spazzato l'intera provincia pordenonese tra domenica e ieri. E il maltempo, che quest'estate non ha praticamente concesso tregua, ha provocato un ulteriore abbassamento delle temperature che ieri mattina in città hanno sfiorato i 13 gradi e non hanno comunque mai toccato i 20 gradi. Nulla a che fare con le tiepide giornate settembrine che solitamente caratterizzano gli ultimi scampoli della bella stagione. E in montagna, a Piancavallo, il termometro è sceso addirittura a 5 gradi, sfidando l'inverno e obbligando i pochi villeggianti ad accendere stufe e a tirare fuori dagli armadi piumini e maglioni pesanti. Per non parlare del monte Lussari, in provincia di Udine, dove è comparsa la prima neve e le temperature sono scese a -1,6 gradi. Un'estate da dimenticare.
Ma a causare i maggiori disagi, l'altra notte, è stato il vento che ha flagellato il territorio, dalla montagna alla pianura. L'intensità delle raffiche ha causato la caduta di alcuni alberi e di diversi rami, in alcuni casi con situazioni di potenziale pericolo per la circolazione. A lavorare dalla mezzanotte, per liberare strade e giardini, sono stati i vigili del fuoco dei quattro distaccamenti - Pordenone, San Vito, Maniago e Spilimbergo - che hanno completato una quarantina di interventi, operando senza sosta fino a ieri sera. Inoltre è stata ancora una volta chiusa la strada regionale 251 a causa dell'esondazione del Varma, in Comune di Barcis.
E le previsioni meteorologiche non sono buone: per quest'oggi l'Osmer prevede cielo in prevalenza nuvoloso con venti sostenuti, specie sulla costa; domani miglioramento dal mattino e temperature in aumento. Ma giovedì tornerà la pioggia. Non resta che confidare sul fine settimana anche se c'è chi già prospetta un sabato e una domenica caratterizzati dal maltempo.
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