Accusato di omicidio Indagini sulla possibile fuga verso la Romania

Domenica 14 Settembre 2014
PORDENONE - È stato ascoltato ieri mattina in tribunale a Pordenone il romeno Gheorghe Nicolae Maxim, 30 anni, arrestato con l'accusa di omicidio di un connazionale a Gela, in Sicilia. L'uomo è stato bloccato venerdì dai poliziotti della Squadra Mobile di Pordenone su un provvedimento della magistratura siciliana. Il trentenne, che secondo i magistrati lo scorso 10 agosto avrebbe ferito gravemente a sprangate un connazionale poi morto pochi giorni dopo, è stato ascoltato dal Gip Piera Binotto dopo che il pubblico ministero di Pordenone, Maria Grazia Zaina, ha chiesto la convalida del provvedimento di fermo e la custodia cautelare in carcere ravvisando il pericolo di fuga. Gli investigatori stanno accertando i motivi della presenza dell'uomo (senza precedenti, vive a Gela con la famiglia) a Pordenone. Non è escluso che si fosse spinto fino a qui per cercare la via di fuga verso il suo Paese. Il Gip Piera Binotto, dopo l'udienza di ieri mattina, si è riservata. Molto probabilmente la decisione sulla misura cautelare arriverà domani mattina. Entro trenta giorni il fascicolo dovrà essere trasmesso ai giudici di Gela, dove sono avvenuti gli episodi contestati al trentenne romeno.
Nell'interrogatorio l'uomo è stato affiancato dall'avvocato Sergio Gerin. «Il mio assistito - ha spiegato il legale - ha dato una versione completamente diversa dalla ricostruzione degli inquirenti. Dice di non sapere nulla degli episodi che gli vengono contesati. E non sarebbe scappato dalla Sicilia, ma a metà agosto avrebbe raggiunto la Germania per motivi di lavoro. Da lì poi sarebbe arrivato a Pordenone da un amico». Il legale ha chiesto al giudice l'applicazione degli arresti domiciliari in alternativa al carcere.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci