A villa Cattaneo patto con il Polo tecnologico Nascono imprese culturali

Domenica 1 Febbraio 2015
PORDENONE - (ldf) C'è voluto del tempo, ma anche la soluzione di villa Cattaneo per la quale sono stati spesi milioni di euro per la ristrutturazione, sembra arrivata a buon punto. Il rischio, insomma, era quello che il Comune si ritrovasse con l'ennesimo spazio vuoto da gestire. E così dopo il tentativo andato fallito di raggruppare in quel sito l'Accademia della musica, il Comune ha scelto la strada del Polo tecnologico. Per la verità il progetto non è nuovo e se ne parla da tempo, ma se non ci saranno intoppi già nella prossima riunione di giunta il sindaco che ha curato personalmente il percorso con il presidente del Polo, Nicola Zille e soprattutto del direttore, Franco Scolari, porterà la delibera che apre la strada. Cosa si farà a Villa Cattaneo? Si lanceranno le start up culturali. Detto così ai più dice poco o nulla. In realtà il progetto è semplice: cercare di guadagnare soldi anche con la cultura per poi reinvestirli sempre nella cultura magari riuscendo a mantenere aperte cose che - visti i chiari di luna - potrebbero pure essere chiuse o ridimensionate. Le start up possono essere definite come imprese solitamente gestite da giovani con idee e progetti, ma senza grandi possibilità economiche. In questo caso il brend è la cultura. Il Comune mette gli spazi, il Polo tecnologico la metodologia e la capacità di creare le start up. Per il resto sarà esattamente uguale a quello che fanno le altre imprese: business plane, caccia agli investitori e capacità di vedere i progetti. Solo che saranno legati alla cultura. Una ipotesi? Capire se c'è mercato per una sala prove. Oppure la realizzazione di una App. La sfida è lanciata.
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