A Pordenone fu anche "schedato"

Venerdì 31 Ottobre 2014
PORDENONE - Pordenone punto di partenza per i combattenti islamici del Nordest? I sospetti dei carabinieri dell'Anticrimine nascono dai due giorni di preghiera organizzati in città con Bilal Hussein Bosnic, 42 anni, leader della comunità wahabita bosniaca, catturato il 3 settembre assieme ad altri 15 fondamentalisti islamici nelle campagne della Bosnia. Ora è in carcere, ma un anno fa ha visitato parecchie moschee e centri di preghiera italiani, compreso quello della Comina. A Pordenone era venuto da Longarone Ismar Mesinovic, l'imbianchino-kamikaze di Aleppo. I due macedoni perquisiti ieri ad Azzano Decimo - secondo quanto appurato dai carabinieri del Ros - si erano prodigati per averlo in città. Ma la comunità islamica di Pordenone ha sempre negato contatti con guerriglieri o fondamentalisti. «Prima di invitare Bosnic - si erano difesi quando la notizia dell'incontro pordenonese finì sulla prima pagina del Gazzettino - abbiamo chiesto il permesso in Questura». In effetti l'imam bosniaco era stato identificato e "schedato" dalla polizia prima di cominciare le due giornate di preghiera. Non ci fu alcun problema, anzi, sul sito facebook del Centro islamico furono anche diffuse le fotografie dei due giorni di preghiera con Bosnic.
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